OBSESSION

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Jonathan Darby
Durata
93'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Hush
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jonathan Darby e Jane Rusconi Jonathan Darby
Musiche
Christopher Young
Montaggio
Dan Rae, Lynzee Klingman, Robert Leighton

Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: Jonathan Darby - Scenegg.: Jonathan Darby e Jane Rusconi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Andrew Dunn - Mus.: Christopher Young - Montagg.: Dan Rae, Lynzee Klingman, Robert Leighton - Dur.: 93' - Produz.: Douglas Wick.

Interpreti e ruoli

Jessica Lange (Martha Baring), Gwyneth Paltrow (Helen), Johnathon Schaech (Jackson Baring), Nina Foch (Alice Baring), Debi Mazar (Lisa), Kaiulani Lee (suor O'Shaughnessy), David Thornton (Gavin), Hal Holbrook (dott. Hill), Richard Lineback (Hal Bentall), Richard Kohn (Clayton Richards), Faith Potts . (Georgina Richards)

Soggetto

Helene conosce Jackson Baring, agente a Wall Street, un ragazzo bello, ricco, affettuoso e pensa di aver realizzato tutti i propri sogni. Jackson la porta a trascorrere le vacanze nel Kentucky, nella tenuta di Kilronan dove la madre alleva cavalli. Qui Helene incontra Martha, la madre di Jackson, vedova, ancora bella, preoccupata di vigilare sull'avvenire del figlio. Dietro l'apparenza dei sorrisi e delle gentilezze infatti, Martha ha un solo obiettivo: fare in modo che il figlio torni a vivere nel Kentucky e riprenda in mano la tenuta e l'azienda di famiglia. Per la riuscita di questo piano Helene rappresenta un ostacolo da eliminare al più presto. Così Helene diventa a poco a poco un burattino nelle mani della donna, e rimane coinvolta in macchinazioni che causano una serie di problemi nella tenuta. Helene scopre poi che Martha ha mentito in diverse occasioni pur di mettere zizzania tra i due. Finchè diventa evidente che la donna ha un equilibrio mentale profondamente disturbato che può dare origine a comportamenti molto pericolosi. L'avvenuto matrimonio e la nascita di un figlio rendono ancora più cattiva la donna, che ora cerca di eliminare il neonato. Ridotta allo stremo, Helene deve adottare lo stesso sistema, ribattendo colpo su colpo, fino alla morte della donna.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un dramma familiare "su una madre -dice il regista- che non sa accettare le sconfitte e la differenza tra una 'buona' e una 'cattiva' madre. Ci troviamo di fronte a una sorta di triangolo emotivo che cambia continuamente. E infatti vediamo come la stessa situazione possa essere vissuta e interpretata in maniera differente da ognuno dei protagonisti". In effetti la costruzione psicologica dei tre protagonisti non manca di qualche interesse, atteggiamenti e sfumature sopratutto nel rapporto madre-figlio sono giusti. Purtroppo il racconto perde spesso la misura dei toni, va sopra le righe, carica troppo i momenti forti, e così dà l'impressione di cercare l'effetto melodrammatico più che guardare allla sostanza dei problemi. Buone intenzioni, insomma, in più momenti mancate. Dal punto di vista pastorale, il film procede a corrente alternata, ed é da valutare come discutibile, con le ambiguità derivanti dalla eccessiva confusione che prevale specialmente nella parte finale.
UTILIZZAZIONE: il film, più che in programmazione ordinaria, può essere utilizzato in occasioni di proposte sui temi della famiglia, del rapporto madre-figlio. Da accostare con cautela in occasione di passaggi televisivi casalinghi.

Le altre valutazioni

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