Sogg. e Scenegg.: Nicholas St. John - Fotogr.: (normale a colori) Ken Kelsch - Mus.: Joe Delia - Montagg.: Anthony Redman - Dur.: 117' - Prod.: Mary Kane - Vietato ai minori di anni diciotto
Interpreti e ruoli
Harvey Keitel (Eddie Israel), Madonna (Sarah Jennings), James Russo (Francis Burns), Nancy Ferrara (Madlyn), Reilly Murphy (Tommy), Victor Argo, Leonard Thomas, Christina Fulton, Heather Bracken, Glenn Plummer
Soggetto
il regista Eddie Israel, sposato con Madlyn e padre del piccolo Tommy, sta girando un film con l'attore Francis Burns e l'attrice Sarah Jennings, che ha per soggetto la drammatica vicenda di una coppia: lui, Russel, dedito alla droga, all'alcool e alla promiscuità sessuale, non sopporta che la donna, Claire, ex complice dei suoi bagordi, si sia convertita e rifiuti di ripiombare nel cupo mondo di vizio di cui l'uomo non può fare a meno. Il desiderio di Eddie di rendere sempre più realistiche le scene lo spinge ad un vero plagio degli attori, che egli sobilla, minaccia, insulta, provoca in ogni modo. Francis corrisponde in realtà al personaggio che interpreta, bevendo, drogandosi e dedicandosi ad incontri ai quali non disdegna di partecipare anche Sarah. Il regista, che difende la sua reputazione di padre e marito esemplare (ma ha anch'egli una relazione con l'attrice) poco a poco però scivola verso un'identificazione col personaggio maschile da lui creato, un'evidente proiezione delle sue peggiori qualità, incrinando a poco a poco il rapporto con Madlyn, che tradisce in realtà da anni, e giunge, in un drammatico confronto, a raccontarle tutto proprio in occasione della morte del padre. La donna, offesa ed indignata, lo abbandona. Sul set durante la scena conclusiva Francis, ubriaco e drogato,uccide Sarah con un colpo di pistola alla fronte.
Valutazione Pastorale
il gioco al massacro che il regista fa con i suoi personaggi e che si ritorce alla fine anche contro di lui potrebbe far pensare ad una ambiziosa quanto sottile contaminazione del principio mefistofelico del celebre Dorian Gray di Wilde. Ma qui, anzichè avere un ritratto che assorbe la malvagità del protagonista che rimane giovane, abbiamo un regista che pretende di trasferire le sue pulsioni più ignobili sull'attore appositamente scelto; così come usa l'attrice non solo come oggetto di piacere, ma come complice nell'esasperare la disperazione, sia sulla scena che nella vita dell'attore. Il meccanismo perverso, una volta innescato, trascina invece fatalmente "il regista" al di là del ritratto di coppia che vuole creare per lo schermo, ed egli si trova con la vita familiare (che gli serve in definitiva come comodo alibi perbenista e borghese) in frantumi. Il film, e qui risiede certamente uno dei suoi aspetti interessanti, lancia delle pesanti accuse sia al consumismo che all'edonismo privo di valori che ha portato la società americana ad annientare l'istituzione familiare. Importanti le figure femminili: quella di Claire, nel rimaner ferma nella sua decisione, dolente vittima di un bruto che è però disperatamente solo nel suo vuoto di valori e di affetti, e che affronta una sorta di martirio (la sodomizzazione), piuttosto che ridiscendere nel girone infernale dove il compagno l'aveva trascinata, e quella di Madlyne che affronta il regista radiografando impietosamente la sua sostanziale doppiezza e vigliaccheria di padre, ma soprattutto di educatore. Ottima recitazione, montaggio un pò laborioso in avvio, ma molte scene sono girate con grande efficacia; valga per tutte la drammatica sequenza della confessione del tradimento che Eddie fa alla moglie. L'estremo realismo della vicenda, la crudezza del linguaggio e il clima di disperazione e di sofferenza che aleggia su tutta la pellicola, non consentono di accettare questo lavoro.