ONE SHOT ONE KILL – A COLPO SICURO

Valutazione
Inaccettabile, Crudo
Tematica
Genere
Avventuroso
Regia
Luis Llosa
Durata
102’
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
SNIPER
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Frost Beckner, Crash Leyland
Musiche
Gary Chang
Montaggio
Scott Smith

Sogg. e Scenegg.: Michael Frost Beckner, Crash Leyland - Fotogr.: (normale/a colori) Bill Butler - Mus.: Gary Chang - Montagg.: Scott Smith - Dur.: 102’ - Produz.: Robert L. Rosen

Interpreti e ruoli

Tom Berenger (Tom Beckett), Billy Zane (Richard Miller), J. T. Walsh (Beckett Senior), Aden Young (Doug Papich), Ken Radley (El Cirujano), Reinaldo Arenas (Cacique), Frederik Miragliotta (Alvarez), Gary Swanson, Hank Garrett, Vanessa Steele, Carlos Alvarez, Tyler Copin, Teo Gebert

Soggetto

Tom Beckett un cecchino dei marine specializzato nell’eliminazione di personaggi “scomodi” in Sudamerica dopo aver perso in un’azione il suo “osservatore”, affronta una nuova missione con Richard Miller, un governativo, campione di tiro sportivo ma senza esperienza: entrambi devono eliminare il trafficante colombiano Ochoa ed il generale Alvarez, che eletto con l’aiuto di questi potrebbe far fluire molta droga negli Stati Uniti. Addentratisi col treno nell’interno, Miller e Becket iniziano una marcia aiutati da “Cacinque”, un indio che li porta nei pressi della “fazenda” del “Cirujano”, un mercenario statunitense passato alla guerriglia e spietato torturatore. Miller lo manca di proposito; gli indio periscono in un’imboscata ed il sacerdote che deve informarli su Ochoa viene torturato ed ucciso. Beckett attira in un’imboscata un cecchino che li segue, lo elimina e quindi si apposta con Miller nella fattoria, ma per salvare l’altro, che ha ucciso Ochoa ma è stato scoperto, non può sparare al suo bersaglio. Poi i due litigano: Miller finisce le munizioni e Beckett lo invita ad andarsene, ma per coprirlo viene catturato dai ribelli. Miller recupera un proiettile lasciato cadere da Beckett, mentre questi viene torturato dal “Cirujano”, che gli stritola le falangi. Miller uccide il mercenario e Beckett, malgrado le dita martoriate, gli salva a sua volta la vita da un altro cecchino che li bracca. A Tom non resta che ritirarsi nel natio Montana e abbandonare la carriera.

Valutazione Pastorale

questo film di Llosa non è formalmente dei peggiori, anche se pieno dei soliti luoghi comuni nella sceneggiatura, nei dialoghi, sentiti e risentiti, nel contrasto tra il giovane inesperto che poi diventa determinato, nel non violento convertito dalla dura necessità alla violenza. Berenger disegna con professionalità il militare programmato per uccidere, e Zane, anche se non perde mai la sua aria di damerino (ma forse l’hanno scelto proprio per questo), si fa via via più convincente. Il nodo di questo film, tutto sommato ben fotografato e diretto con professionalità, è la violenza, la crudezza delle immagini e l’assoluta mancanza di un’etica, a parte i timori ed i dubbi di Miller che finiscono, nell’ottica del lavoro, per apparire quasi più come una forma di vigliaccheria che un autentico ripudio dell’omicidio. L’assassino professionale, praticato da un militare regolare su vittime civili, sia pure di dubbia o pessima moralità, non costituisce comunque argomento pastoralmente accettabile.

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