
Sogg. e Scenegg.: Michael Frost Beckner, Crash Leyland - Fotogr.: (normale/a colori) Bill Butler - Mus.: Gary Chang - Montagg.: Scott Smith - Dur.: 102 - Produz.: Robert L. Rosen
Interpreti e ruoli
Tom Berenger (Tom Beckett), Billy Zane (Richard Miller), J. T. Walsh (Beckett Senior), Aden Young (Doug Papich), Ken Radley (El Cirujano), Reinaldo Arenas (Cacique), Frederik Miragliotta (Alvarez), Gary Swanson, Hank Garrett, Vanessa Steele, Carlos Alvarez, Tyler Copin, Teo Gebert
Soggetto
Tom Beckett un cecchino dei marine specializzato nelleliminazione di personaggi scomodi in Sudamerica dopo aver perso in unazione il suo osservatore, affronta una nuova missione con Richard Miller, un governativo, campione di tiro sportivo ma senza esperienza: entrambi devono eliminare il trafficante colombiano Ochoa ed il generale Alvarez, che eletto con laiuto di questi potrebbe far fluire molta droga negli Stati Uniti. Addentratisi col treno nellinterno, Miller e Becket iniziano una marcia aiutati da Cacinque, un indio che li porta nei pressi della fazenda del Cirujano, un mercenario statunitense passato alla guerriglia e spietato torturatore. Miller lo manca di proposito; gli indio periscono in unimboscata ed il sacerdote che deve informarli su Ochoa viene torturato ed ucciso. Beckett attira in unimboscata un cecchino che li segue, lo elimina e quindi si apposta con Miller nella fattoria, ma per salvare laltro, che ha ucciso Ochoa ma è stato scoperto, non può sparare al suo bersaglio. Poi i due litigano: Miller finisce le munizioni e Beckett lo invita ad andarsene, ma per coprirlo viene catturato dai ribelli. Miller recupera un proiettile lasciato cadere da Beckett, mentre questi viene torturato dal Cirujano, che gli stritola le falangi. Miller uccide il mercenario e Beckett, malgrado le dita martoriate, gli salva a sua volta la vita da un altro cecchino che li bracca. A Tom non resta che ritirarsi nel natio Montana e abbandonare la carriera.
Valutazione Pastorale
questo film di Llosa non è formalmente dei peggiori, anche se pieno dei soliti luoghi comuni nella sceneggiatura, nei dialoghi, sentiti e risentiti, nel contrasto tra il giovane inesperto che poi diventa determinato, nel non violento convertito dalla dura necessità alla violenza. Berenger disegna con professionalità il militare programmato per uccidere, e Zane, anche se non perde mai la sua aria di damerino (ma forse lhanno scelto proprio per questo), si fa via via più convincente. Il nodo di questo film, tutto sommato ben fotografato e diretto con professionalità, è la violenza, la crudezza delle immagini e lassoluta mancanza di unetica, a parte i timori ed i dubbi di Miller che finiscono, nellottica del lavoro, per apparire quasi più come una forma di vigliaccheria che un autentico ripudio dellomicidio. Lassassino professionale, praticato da un militare regolare su vittime civili, sia pure di dubbia o pessima moralità, non costituisce comunque argomento pastoralmente accettabile.