Sogg. e Scenegg.: Zalman King - Fotogr.: (panoramica/a colori) Marc Reshovsky - Mus.: George S. Clinton - Montagg.: Marc Grossman, James Gavin Bedford - Dur.: 109' - Produz.: David Saunders, Rafael Eisenman - Vietato ai minori degli anni diciotto
Interpreti e ruoli
Nina Siemaszko (Blue), Wendy Hughes (Elle), Tom Skerritt (Ham), Robert Davi (Sully), Brent Fraser (Josh), Christopher Mc Donald (Dixon), Joe D'Alessandro (Jules), Casey Sander, Stafford Morgan, Don Bloomfield
Soggetto
la diciassettenne Blue percorre con il padre le strade della California e lui, trombettista, si produce nei locali. Ma è drogato ed una sera la ragazza pur di trovare i soldi per l'eroina, si concede (è la prima volta per lei) al padrone di una balera. Dopo una collera furiosa del padre questi muore d'infarto e la sventurata Blue si ritrova sola. Ma la perversa Elle ha messo gli occhi su di lei: essa è la ricca proprietaria di un bordello di lusso e, anche se la ragazza recalcitra e reagisce sempre davanti a ciò che le si richiede, la donna finisce con l'avere il sopravvento, sfamando, abbigliando e sfruttando Blue. La ragazza fa nell'appartamento di Elle le più sordide esperienze: qui si trova nel letto un coetaneo Josh appena conosciuto tempo prima, quando era libera, un ragazzo allegro e spontaneo, il quale però non la riconosce perché Blue ha un caschetto di capelli neri. Disgustata per la vita che conduce e sempre ribelle, Blue fugge con Sully, l'anziano autista e factotum della "casa", che ha preso a proteggerla paternamente e che è riuscito, rivoltella alla mano, a strapparla dalle grinfie di un giovane senatore durante un turpe incontro. Josh apprende dal padre che la ragazza di cui è innamorato non è altro che la piccola prostituta di certi filmetti porno e ne è sconvolto. Ma il suo amore è troppo forte e generoso e supera l'amara a realtà, nonché la minacciosa insistenza di Madame Elle, decisa a riprendersi Blue. I due si sposeranno e la loro vita sarà limpida e felice.
Valutazione Pastorale
astuta operazione di Zelman King, poiché sotto il pretesto (sempre comodo) di un finale a lieto fine che arride all'orfanella sventurata e che per la verità non manifesta per un solo momento la vocazione della sgualdrina, contrabbanda una vicenda turpe e situazioni scabrose. La caratteristica del film consiste nel fatto che quanto a stile è un "mélo", una vera telenovela, che troppo spesso rende insofferenti. La fotografia è buona e non vi sono eccessi o compiacenze. Per essere consolatorio il finale con i due nubendi raggianti fra le lacrime giovinezza e pulizia qualche spunto non negativo del tutto si intravede. Ma il film resta inaccettabile, per situazioni ed immagini.