PARIGI A PIEDI NUDI

Valutazione
Consigliabile, brillante
Tematica
Cinema nel cinema, Il comico, Metafore del nostro tempo
Genere
Commedia
Regia
Dominique Abel e Fiona Gordon
Durata
84'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Paris pieds nus
Distribuzione
Academy Two
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Sandrine Deegen

Orig.: Francia (2018) - Sogg. e scenegg.: Dominique Abel, Fiona Gordon - Fotogr.(Panoramica/a col.): Claire Childéric & Jean Christophe Leforestier - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Sandrine Deegen - Dur.: 84' - Produz.: Abel & Gordon, Courage mon amour Films, Christie Molia Moteur, S'il Vous plait, Charles Gillibert, CG Cinema.

Interpreti e ruoli

Dominique Abel (Dom), Fiona Gordon (Fiona), Emmanuelle Riva (Martha), Pierre Richard (Norman), Fred Meert (Bob agente della gendarmeria canadese), Philippe Martz (signor Martin), Olivier Parenty (dipendente dell'ambasciata canadese), Cèline Laurentie (la postina), Fabrice Milich (portiere della chiatta), Romy Cocollos . (Mika)

Soggetto

Bibliotecaria eccentrica e solitaria in un isolato paesino tra le nevi canadesi, Fiona riceve all'improvviso una lettera da parte della zia Martha, arzilla novantenne che vive a Parigi. Sorpresa, Fiona parte per la capitale francese con il primo aereo...

Valutazione Pastorale

Da sempre scenario ideale che fa da cornice a tante storie, Parigi, attraverso questo film, rinfresca toni e atteggiamenti alla luce di formule rinnovate di comicità. Si tratta di una commedia, senza dubbio originale, che ambisce a stare e rimanere fuori dalla mischia. Ci sono alcune situazioni che meritano di essere rilevate. Intanto il fatto che i due interpreti principali, Fiona e Dominique, sono anche i registi del film: copione sulfureo per due autori di sottile ironia. Dominique Abel e Fiona Gordon (lui belga, lei canadese) scrivono per il teatro da oltre 25 anni e, a partire dal primo film (“Iceberg”, 2005) non si sono mai stancati di raccontare le bizzarrie degli esseri umani. Questa è forse la chiave giusta per accostare e godere appieno di un film insolito e particolare come questo, che ricorda, inevitabilmente, l'irresistibile e trascinante umorismo di Jacques Tati, il grande comico francese che nel secondo dopoguerra rivoluzionò il cinema con una ventata di spassoso divertimento, tanto fresco quanto intelligente. Jacques Tati è rimasto nella storia del cinema per titoli quali "Giorno di festa" (1947), "Mio zio" (1958), "Playtime" (1967) e per la creazione dell'indimenticabile personaggio di "Le vacanze di Monsieur Hulot" (1955): maschera unica e irripetibile, pronta a stupirsi e allarmarsi di fronte all'invadenza e alla forza della modernità. Sul versante di una narrazione che corre tra provocazione e gusto vintage si muove anche la poetica di Dominique Abel e Fiona Gordon, simili a due eroi sperduti nella grande città, della quale apprezzano la bellezza ma non sanno godere appieno di ricchezze e pregi. Uomini e donne che vivono una vita forse precaria e sono tuttavia capaci di accogliere ogni difficoltà e regalare a stessi e agli altri un franco, luminoso sorriso. "Parigi a piedi nudi" si offre come una poesia, piccola e indifesa a protezione degli ultimi, degli afflitti, dei puri di cuore. Una bella pagina di fantasia e di umorismo per risollevare lo spirito. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasione come proposta di un umorismo raffinato e delicato fino a rasentare la poesia.

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