PENE D’AMOR PERDUTE

Valutazione
Accettabile, brillante***
Tematica
Amicizia, Guerra, Solidarietà-Amore, Teatro
Genere
Commedia musicale
Regia
Kenneth Branagh
Durata
98'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Love's labour's lost
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Kenneth Branagh tratto dal testo teatrale omonimo di William Shakespeare
Musiche
Patrick Doyle
Montaggio
Neil Farrell, Dan Farrell

Orig.: Gran Bretagna (1999) - Sogg.: tratto dal testo teatrale omonimo di William Shakespeare - Scenegg.: Kenneth Branagh - Fotogr.(Scope/a colori): Alex Thomson - Mus.: Patrick Doyle - Montagg.: Neil Farrell, Dan Farrell - Dur.: 98' - Produz.: David Barron, Kenneth Branagh.

Interpreti e ruoli

Kenneth Branagh (Berowne), Alessandro Nivola (Ferdinando), Adrian Lester ( Re di Navarra), Matthew Lillard (Dumaine), Alicia Silverstone (Longaville), Natascha McElhone (principessa), Carmen Ejogo (Rosalina), Emily Mortimer (Maria), Stefania Rocca (Caterina), Nathan Lane (Giacometta), Timothy Spall (Costard), Geraldine McEwan (Don Armando), Richard Briers (Olofernia), (padre Nathaniel)

Soggetto

Il Re di Navarra invita i suoi tre amici più cari a sostenere un giuramento molto duro: per tre anni non dovranno pensare ad altro che allo studio, senza frequentare donne, con un solo giorno libero a settimana e non più di tre ore di sonno a notte. Longaville e Dumaine accettano subito, Berowne fa sapere invece che quei compiti sono troppo ardui, ma poi si allinea agli altri. Intanto arriva a corte la principessa di Francia accompagnata da tre avvenenti damigelle. Quando viene informata che non potrà essere ospitata presso la tenuta ma dovrà alloggiare in un accampamento fuori dai cancelli della corte, la Principessa prende bonariamente in giro il re a proposito del giuramento e gli porge una lettera in cui suo padre, il re di Francia, fa presente la necessità di raggiungere un accordo tra i due regni su vecchie questioni economiche. Il re e i suoi amici sono subito colpiti dalla bellezza delle fanciulle: da un lato non vogliono spezzare il giuramento, dall'altro non riescono a negare i propri sentimenti. Berowne scrive poesie a Rosalina, così ognuno scopre i sentimenti dell'altro. Il re riconosce che il voto é stato infranto e decide che é giunta l'ora di corteggiare apertamente le ragazze. Arriva improvvisa la notizia della morte del Re. La Principessa e il suo seguito devono rientrare subito in Francia. Dopo molte tenerezze, le ragazze fissano un appuntamento: un anno di attesa per mettere alla prova l'amore degli uomini. Scoppia la seconda guerra mondiale, e tutti in qualche modo sono coinvolti. Si ritrovano alla fine, riuniti nella pace e nell'amore.

Valutazione Pastorale

"Pene d'amor perdute" fa parte del teatro shakespeariano leggero. Uno Shakesperare dedito a costruire frizzanti meccanismi all'insegna dell'equivoco e del paradosso ma non per questo frivoli o superficiali. L'autore inglese riflette sulle suggestioni dell'amore, sul contrasto tra affetto e intelletto, tra le ragioni della mente e quelle del cuore, sulla necessità di arrivare alla verità come rispetto per se e per gli altri. Da tempo convinto (e ormai sono in molti con lui) che la vera forza di Shekespeare sia quella di aver sfondato le barriere del tempo, Branagh (come già per "Amleto) cambia cornice storica: i fatti si svolgono nel 1939 alla vigilia della seconda guerra mondiale, e il quadro di riferimento é quello per eccellenza che il cinema ha creato come corrispettivo delle vecchie commedie 'buffe', ossia la commedia musicale americana anni '30-'40. Nella colonna sonora ecco brani di Cole Porter, George Gershwin, Jerome Kern; nei balletti si vedono le ombre di Astaire/Rogers: eppure tutto appare come nuovo, ricreato e vivo nei costumi, nei colori, nei dialoghi per affermare che l'amore vince la morte, che la guerra finisce ma l'amore continua. Shakespeare in fondo é un trasgressivo, e Branagh lo segue, allievo fedele, docile, diligente. Dal punto di vista pastorale,l'operazione é felice ed azzeccata, mette in primo piano valori importanti, é da valutare come positiva, accettabile, e brillante nello svolgimento complessivo.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in occasioni successive come proposta di spettacolo realizzato con cura, eleganza, attenzione alle idee positive da trasmettere. Esempio di mirabile fusione tra cinema e teatro.

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