PER LEGITTIMA ACCUSA **

Valutazione
ambiguo, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Giustizia
Genere
Giallo
Regia
Sidney Lumet
Durata
106'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
GUILTY AS SIN
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Larry Cohen
Musiche
Howard Shore

Sogg. e Scenegg.: Larry Cohen - Fotogr.: (panoramica /a colori) Andrzej Kartkowiak - Mus.: Howard Shore - Montagg.. Evan Lottman - Dur.: 106' - Produz.: Martin Ransohoff

Interpreti e ruoli

Rebecca De Mornay (Jennifer Haines), Don Johnson (David Greenhill), Stephen Lang (Phil Garson), Dana Ivey (Giudice Tompkins), Luis Guzman (Bernard Martinez), Ron White (D'Angelo), Jack Warden (Moe), Norma Dell'Agnese, Sean McCann, Robert Kennedy, James Blendick, Tom Butler, Christina Baren, Lynne Cormack

Soggetto

l'affascinante David Greenhill, accusato di uxoricidio, chiede di essere difeso dalla giovane Jennifer Haines che, dapprima ricusa, poi, convintasi dell'innocenza di lui, accetta. Egli le confessa di essere un donnaiolo impenitente, che sua moglie Rita era furiosa con lui per questo, ed ha lasciato una lettera che lo accusa, a torto, della sua morte. La Haines ottiene per lui il rilascio sotto cauzione e Greenhill tornato a casa, cerca di far credere al fidanzato di Jennifer, che lui e la donna sono amanti, ed esaspera la Haines, ormai turbata, con telefonate notturne. Successivamente Jennifer, dal settantenne amico Moe, che lavora per lei, viene a sapere che David, in un'altra città, a Baltimora ha eliminato due donne. Jennifer, ormai certa della colpevolezza di Greenhill prepara false prove contro il suo cliente. Ma inutilmente: la lettera di Rita viene riconosciuta falsa dal tribunale, e un'amante dell'imputato, la signora Bigelow, depone che David era con lei, mentre la moglie veniva uccisa. David le rivela di aver deciso da tempo di farsi difendere da lei, e di aver sparso la voce di essere il suo amante, per far credere che ella possa essere stata sua complice nell'assassinio. Jennifer fugge inorridita, raggiunge Moe e gli dichiara che, per distruggere il perverso David andrà l'indomani dal procuratore di stato per informarlo di tutto, anche se sarà radiata dall'albo, altrimenti egli ucciderà altre donne innocenti. Uscita Jennifer, David uccide il vecchio Moe e brucia i documenti che provano la sua colpevolezza. Raggiunge poi Jennifer e la informa della morte di Moe. Jennifer tenta di graffiarlo, e David cerca di buttarla da una balconata. Cadono insieme nel vuoto: egli muore sul colpo, mentre la donna, ancora viva, viene trasportata all'ospedale, assistita da Phil.

Valutazione Pastorale

questo film di Sidney Lumet, è certamente interessante per la conduzione della vicenda (anche se questa è a volte prevedibile) e per la descrizione del rapporto fra l'avvocato Jennifer e il suo satanico cliente. Il perverso David sa irretire la donna con una serie di piccole seduzioni, fabbricandole intorno una rete di indizi, che dovrebbero provare a tutti che essi sono amanti da tempo, e quindi che ella può essere stata sua complice nell'uxoricidio. La parte negativa della vicenda è bilanciata dal desiderio della donna di salvare non solo la propria vita, ma quella di altre innocenti, che cadrebbero certo vittime dello psicopatico, e dal fatto che la protagonista è decisa a rivolgersi al procuratore di stato, senza curarsi di essere radiata dall'albo degli avvocati per il suo comportamento non conforme all'etica professionale. Buone le interpretazioni dei protagonisti: Rebecca De Mornay (Jennifer) e Don Johnson (David).

Le altre valutazioni

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