Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Marc Lawrence - Fotogr.(Panoramica/ a colori): Elliot Davis - Mus.: John Powell - Montagg.: Craig Wood - Dur.: 106' - Produz.: Susan Arnold, Donna Arkoff Roth, Ian Bryce.
Interpreti e ruoli
Sandra Bullock (Sarah), Ben Affleck (Ben), Maura Tierney (Bridget), Steve Zahn (Alan), Blythe Danner (Virginia), Ronny Cox (Hadley), Michael Fairman (Richard), Janet Carroll (Barbara), Richard Schiff (Joe), David Strickland (Steve), Meredith Scott Lynn (Debbie), George D. Wallace (Max)
Soggetto
Da New York Ben si prepara a rientrare a Savannah dove, pochi giorni dopo, si sposerà con Bridget. Ben si adatta a prendere l'aereo, che non ama molto: e infatti proprio alla partenza l'apparecchio sbanda e finisce fuori pista. Nel panico generale, Ben salva la vita a Sarah, che era sua vicina di posto. I due decidono di usare allora la macchina. Non trovandosene alcuna a noleggio, accettano il passaggio di un tizio che,poco dopo,viene fermato e arrestato per possesso di droga. Scelgono allora il treno ma salgono sui vagoni sbagliati, scendono e si dirigono verso la stazione degli autobus. Rimasti senza soldi dopo il furto del portafogli di lei, Ben si finge dottore e insieme salgono su un pulman di anziani diretti a Miami. Intanto a Savannah a casa di Bridget, comincia a serpeggiare un certo nervosismo. Bridget è molto tesa, e un suo vecchio amico del liceo le sta addosso per consolarla. Ben e Sarah passano la notte insieme in un motel, poi vengono smascherati e scappano. Per fare qualche soldo, entrano in un locale, dove proprio lui, invece di lei, si esibisce in uno strip. Ripartono in macchina e, quando finalmente arrivano, lui é deciso a rinunciare al matrimonio. Ma poi incontra di nuovo Bridget, entrambi sentono di essere sempre molto innamorati l'uno dell'altro,e partono insieme per andarsi a sposare alle Haway. Sarah nel frattempo torna a casa dove il figlioletto le apre la porta, finalmente disposto ad accogliere la madre.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia molto modesta per quanto attiene a sceneggiatura, recitazione, sviluppo del racconto. Il copione va avanti a fatica tra dialoghi spezzettati e oltremodo banali, e situazioni prevedibili riciclate da decine di altri film. Mettendo al centro il tema del matrimonio, l'obiettivo era quello di proporre uno svolgimento buoni per tutti i gusti: parlarne male da un lato (il matrimonio porta abitudine, noia, uccide la fantasia), e bene dall'altro (che bello amarsi con pienezza e sincerità), lasciando gli aspetti positivi per secondi a suggellare il tipico finale consolatorio. Ne viene fuori quindi un film estremamente ibrido, dove prevalgono toni approssimativi e superficiali. Dal punto di vista pastorale, la valutazione di discutibile e di ambiguità é quella che consente di mettere in evidenza che il film contiene qualche positiva indicazione purtroppo spesso messa in secondo piano da figure e momenti stucchevoli e stancanti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Il tono sostanzialmente commerciale e leggero non ne incoraggia altri tipi di uso.