POLIZIOTTI FUORI – Due sbirri a piede libero

Valutazione
Futile, grossolanità
Tematica
Amicizia, Famiglia, Gangster
Genere
Poliziesco
Regia
Kevin Smith
Durata
105'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Cop out
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Harold Faltermeyer
Montaggio
Kevin Smith

Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg. e scenegg.: Robb Cullen & Mark Cullen - Fotogr.(Scope/a colori): David Klein - Mus.: Harold Faltermeyer - Montagg.: Kevin Smith - Dur.: 105' - Produz.: Marc Platt, Polly Johnsen, Michael Tadross.

Interpreti e ruoli

Bruce Willis (Jimmy), Tracy Morgan (Paul), Adam Brody (Barry Mangold), Kevin Pollak (Hunsaker), Ana de la Reguera (Gabriela), Guillermo Diaz (Poh Boy), Michelle Trachtenberg (Ava), Sean William Scott (Dave), Jason Lee (Roy), Francie Swift (Pam), Rashida Jones (Debbie), Michael A. Pitt . (Henry)

Soggetto

Per poter pagare le spese dell'imminente matrimonio della figlia, il detective Jimmy decide di vendere la sua Pafko '52, ossia la figurina di un famoso campione di baseball. Quando il prezioso cimelio viene rubato, Jimmy e il fidato collega Paul (nonostante siano fuori servizio) cominciano una caccia senza esclusione di colpiche li porta a rintracciare un gangster spietato e la chiave per accedere ai suoi conti bancari secretati. Rintracciata, la figurina é rovinata e non più vendibile. Jimmy é presente lo stesso al matrimonio della figlia e Paul lo aiuta ad accompagnarla all'altare.

Valutazione Pastorale

Regista di film cosiddetti indipendenti, a budget ridotto e molto (spesso troppo) sopra le righe, Kevin Smith prova a misurarsi con la presenza di un divo e con una storia decisamente ad alto tasso commerciale. Assumendo come centrale il genere 'coppia' di poliziotti (uno bianco, l'altro di colore) il copione resta in bilico tra la voglia di percorrere strade già battute, e il timore di prendere qualche direzione nuova. Nel dubbio, il racconto resta a metà, ma paga lo scotto di una formula narrativa troppo legata agli stereotipi americani. Non si può negare che in qualche momento il tono ironico induca a un leggero sorriso, ma in genere prevale un umorismo greve, insistito, accanto ad una infinita ripetitività di agguati, sparatorie, uccisioni, regolamento spietato di conti, pistole come unico elemento di dialogo. Per ridere, si dirà. Ma un po' di misura talvolta non guasta. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile, e nell'insieme caratterizzato da grossolanità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria ben tenendo conto di quanto detto sopra. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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