PRIDE

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Aids, Famiglia, Omosessualità, Politica-Società, Storia
Genere
Commedia
Regia
Matthew Warchus
Durata
120'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Pride
Distribuzione
Teodora Film
Musiche
Christopher Nightingale
Montaggio
Melanie Oliver

Orig.: Gran Bretagna (2014) - Sogg. e scenegg.: Stephen Beresford ispirati ai fatti di cronaca accaduti tra 1984 e 1985 - Fotogr.(Scope/a colori): Tat Radcliffe - Mus.: Christopher Nightingale - Montagg.: Melanie Oliver - Dur.: 120' - Produz.: Calamity Films Production, Pathé con il sostegno di BBC Films, Proud Films, BFI.

Interpreti e ruoli

Bill Nighy (Cliff), Imelda Staunton (Hefina), Dominic West (Jonathan), Paddy Considine (Dai), George MacKay (Joe), Joseph Gilgun (Mike), Andrew Scott (Gethin), Ben Schnetzer (Mark), Chris Overton (Reggie), Faye Marsay (Steph), Freddie Fox (Jeff), Jessica Gunning (Sian), Joshua Hill (Ray), Lisa Palfrey (Maureen), Liz White (Margaret), Monica Dolan . (Marion), Rhodri Meilir (Martin), Nia Gwynne . (Gail)

Soggetto

In Inghilterra nell'estate del 1984 é in pieno svolgimento lo sciopero dei minatori contro la politica economica del Primo Ministro Margareth Thatcher. Avvertendo la situazione di difficoltà di quei lavoratori, un gruppo di aderenti al movimento Gay e Lesbiche avanza la possibilità di schierarsi con loro sulla stessa linea delle rivendicazioni. Dopo molte discussioni, incomprensioni, contrasti, minatori e LGSM trovano una base comune sulla quale muoversi: soprattutto dopo che i secondi si recano nel piccolo centro del Galles, centro della protesta e fanno conoscenza con gli abitanti e le famiglie.

Valutazione Pastorale

I fatti sono tutti realmente accaduti, e le didascalie finali ne danno correttamente conto. Il momento in cui poliziotti, militanti omosessuali e abitanti si incontrano e si confondono nella manifestazione di protesta dà la misura di quanto la necessità di un approccio rinnovato ai diritti civili e sociali fosse profondo e sentito. Nel 1985 il governo inglese ha dovuto prenderne atto e far approvare dal Parlamento nuovi orizzonti legislativi. Se tutto questo fa parte della cronaca ed è ormai acquisito dalla Storia, il film che su quei fatti viene costruito conserva la libertà, tipica del cinema, di svicolare dalla successione degli episodi, di sviluppare una parte piuttosto che un'altra, di estrapolare situazioni e contesti, portanto in primo piano momenti non sempre necessari. Il taglio che il copione prende da commedia brillante, spregiudicata, quasi musicale, il tono festoso e liberatorio che invade il paesino del Galles (soprattutto le signore anziane), la conclusione dagli accenti trionfalistici sono passaggi che quasi sottraggono serietà e verità al racconto. Tutto appare detto con l'occhio di oggi, con uno sguardo che sarebbe stato opportuno rendere meno buonista, facile, scontato. Se è giusto essere a livello ideale dalla parte di chi rivendica i diritti ad una civile convivenza, la realizzzaione cade in qualche eccesso e passaggio sopra le righe, nonsempre necessario. Dal untodi vista pastoarel, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, pensando soprattutto ad un pubblico adulto e non familiare. Da recuperare in successive occasioni come proposta di ricostruzione storica che offre la possibilità di avviare riflesioni e dibattiti.

Le altre valutazioni

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