QUALCOSA IN PIÙ

Valutazione
Inaccettabile, Malsano
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Andrew White (Andrea Bianchi)
Durata
84'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
QUALCOSA IN PIÙ
Distribuzione
Indipendenti Regionali
Soggetto e Sceneggiatura
Andrea Bianchi
Musiche
Akis Gourmaris, Serfran – Montagg.: Elias Sgouros, Cesare Bianchini
Montaggio
Elias Sgouros, Cesare Bianchini

Sogg. e Scenegg.: Andrea Bianchi- Fotogr.: (normale/a colori) Stelio Romano - Mus.: Akis Gourmaris, Serfran – Montagg.: Elias Sgouros, Cesare Bianchini - Dur.: 84' - Produz.: Cineglobo, Satelvision - Vietato ai minori degli anni diciotto

Interpreti e ruoli

Ann Margarete Hughes (Julia Welles), Chad Brow (George Welles), Maxsimina Person (Alex Devon), Kreg Schmidt (Ian), Alex Golfis (Elias), Anna Polyti (La Governante), Stevie Zarra (1ª modella), Marilyn Abbott (2ª modella)

Soggetto

George Welles sposato con Julia incontra una sera Alex Devon, figlia di un diplomatico sempre in giro per il mondo, assistita da un fido servitore (Jan) e se ne innamora perdutamente. Alex, innamorata si manifesta coraggiosamente per quello che è: un ermafrodito. Ma la sconcertante scoperta non fa perdere George nè d'animo nè di fuoco, anzi egli raddoppia le attenzioni, pur senza trascurare la moglie, tra l'altro improvvisamente in lacrime, poichè il medico ne ha costatato l'impossibilità di avere figli. La situazione si complica quando Alex, che da parte sua vive il proprio dramma esistenziale, persuade i due ad accoglierlo in casa e fare un mènage a tre. Il che puntualmente avviene, con Julia che, da prima un po' esitante, stabilisce con l'ospite rapporti lesbici. Da lontano, il fido Jan non può far nulla per la persona affidata alla sua protezione e del cui segreto è al corrente. Ma alla fine Julia rompe gli indugi e fa una scenata: essa comunica ad Alex di aspettare un bambino da George e che l'amica non è stata nient'altro che il pretesto e l'occasione di una distrazione folle e condivisa dopo di che caccia di casa quello che crudelmente definisce un mostro di natura. Sconvolta e disperata, Alex perde la vita in un incidente d'auto e Jan, suonato il campanello di casa Welles, spara alla coppia amata dall'infelice protetta.

Valutazione Pastorale

storia drammatica ovviamente, e non certo impossibile. La tragedia di una "lei" che è un "lui" al cinquanta per cento, un essere bisognoso e voglioso di amore, è purtroppo solo il pretesto di esibizioni inequivocabili e prutiginose. Dalla improvvisa passione per la bella sconosciuta l'uomo fa poi presto a passare alle licenziose e devianti delizie di un terzetto ed a insoliti trastulli erotici. Un'altra regia, pur nell'arditezza dei temi, avrbbe forse puntato sul personaggio di George e sulle sue più segrete (ma non troppo) pulsioni sessuali: è chiaro che tipo ardente, che proclama la sua inesauribile passione a moglie e amante, è attratto e sollecitato soprattutto dal cinquanta per cento mascolino della bionda Alex, visibile senza veli, ma per affrontare i risvolti psicologici di un omosessuale latente occorrevano sceneggiatura regia e interpreti di ben altro calibro.

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