QUEL NANO INFAME

Valutazione
Inconsistente, grossolano
Tematica
Famiglia - genitori figli, Il comico
Genere
Farsesco
Regia
Keenen Ivory Wayans
Durata
102'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Little Man
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Musiche
Teddy Castellucci
Montaggio
Michael Jackson, Nick Moore

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Keenen Ivory Wayans, Shawn Wayans, Marlon Wayans - Fotogr.(Normale/a colori): Steven Bernstein - Mus.: Teddy Castellucci - Montagg.: Michael Jackson, Nick Moore - Dur.: 102' - Produz.: Rick Alvarez, Lee R. Mayes, Keenen Ivory Wayans, Marlon Wayans, Shawn Wayans.

Interpreti e ruoli

Marlon Wayans (Calvin), Shawn Wayans (Darryl), Tracy Morgan (Percy), Kerry Washington . (Vanessa), John Witherspoon (Pops), Lochlyn Munro (Greg), Damian Wayans (Wilson), Chazz Palminteri (Walken), Brittany Daniel . (Brittany)

Soggetto

Combattuti tra il desiderio di avere un figlio e l'incertezza sul momento migliore per diventare genitori, i coniugi Darryl e Percy trovano fuori dalla porta una cesta con un neonato abbandonato e subito lo accolgono in casa con il nome di Calvin. Il bebè si sforza di non parlare ma i gesti, gli atteggiamenti, gli sguardi risultano ben strani per la sua tenera età. Tuttavia Darryl ha deciso di imparare il mestiere di padre e sopporta con pazienza ogni sopruso. Il piccolo è in realtà un ladruncolo nano, rifugiatosi in quella casa in seguito al furto di un diamante di notevole valore. Quando il boss Wilson mette alle strette il complice di Calvin per la restituzione della pietra preziosa, l'equivoco finalmente si svela. Darryl caccia di casa Calvin, lo vede piangere e allora lo richiama. Ora, da adulti, possono diventare amici e bere latte, magari con un po' di whiski dentro.

Valutazione Pastorale

Wayans é il regista dei primi due "Scary movie". I due fratelli Shawn e Marlon lo seguono sulla strada di questo cinema iper demenziale, che punta tutto sulla presa in giro di difetti e menomazioni fisiche. Qualcuno definisce queste storie 'irriverenti', qualcun'altro 'sconvenienti'. Di certo sono il banco di prova per misurare differenti (e anche opposti) tipi di comicità. Si può ridere infatti, o restare indifferenti, o provare qualche fastidio. Il meccanismo narrativo è tutto sopra le righe, sia nel farsi beffe dell'handicap sia nel blandire i buoni sentimenti della ricerca del padre. I risultati comunque sono modesti e il film, dal punto di vista pastorale, è da collocare nella valutazione dell'inconsistente, segnalando il suo tono quasi sempre grossolano.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente quanto detto sopra. Qualche attenzione é ovviamente da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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