RICONCILIATI

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Amicizia, Giustizia, Politica-Società, Storia, Terrorismo
Genere
Drammatico
Regia
Rosalia Polizzi
Durata
93'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Làntia Cinema & Audiovisivi
Musiche
Simone De Sanctis, Remo Fiore
Montaggio
Paolo Benassi

Orig.: Italia (2000) - Sogg. e scenegg.: Rosalia Polizzi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Giovanni Battista Marras - Mus.: Simone De Sanctis, Remo Fiore - Montagg.: Paolo Benassi - Dur.: 93' - Produz.: Gherardo Pagliei.

Interpreti e ruoli

Beatriz Spelzini (Malena), Franco Castellano (Roberto Ferro), Emilio Bonucci (Nanni Schettini), Lorenzo Mainoni (Francesco Rinaldi), Giuliana Lojodice (Marcella Ferro), Paola Pitagora (Adriana Balbi), Giovanni Vettorazzo. (Antonello Di Caro), Ana Valeria Dini (Eva), Veronica Visentin (Vicky), Beatrice Palme (Patrizia Villa)

Soggetto

Venerdì 1 settembre. Roberto, ex brigatista, esce dal carcere dopo 18 anni. Molti dei suo vecchi compagni di lotta armata ora ricoprono buone posizioni in società: la psicanalista, il direttore di giornale, la cronista, il giornalista affermato. La televisione vuole fare uno special su di lui, e cerca di seguirne i movimenti. Sabato 2 settembre. Agli inizi degli anni '80, Malena si è rifugia in Italia in fuga dal regime militare argentino. Ora è sposata con Nanni. Alla notizia della liberazione, Nanni dice a Malena che Roberto è un vigliacco, e i due litigano. Poi Roberto la chiama, i due si abbracciano, lei lo invita a casa, dove c'è anche la mamma di lui. Arriva anche la troupe TV, con gli altri ex cpmpagni degli anni di piombo. Ora che il gruppo di un tempo può dirsi riunito, Roberto tira fuori la domanda che ancora gli preme dentro: chi disse alla polizia il suo indirizzo? Chi lo tradì?. Il nome ora viene fuori: é stato Antonelli, il giornalista. Sulla terrazza qualcuno prova a cenare. Domenica 3 settembre. E' festa al centro sociale di quartiere. Su uno schermo viene trasmessa l'intervista fatta a Roberto: la rivoluzione é un insuccesso -dice- quando si può é meglio farne a meno. Subito dopo comincia a piovere forte.

Valutazione Pastorale

Rosalia Polizzi è italo-argentina, e tra queste due nazioni ha ambientato molta parte della propria carriera cinematografica. In questa occasioni mette insieme le due suggestioni, inserendo il personaggio di Malena, non ancora del tutto liberatasi dagli incubi della dittatura argentina, in un gruppo di italiani, protagonisti della triste stagione degli anni di piombo. Il titolo fa capire che l'intento della regista è quello di arrivare ad un superamento delle incomprensioni di quel periodo, attraverso il riconoscimento degli errori commessi, primo fra tutti l'ammissione che 'la rivoluzione é un eccesso'. Una scelta che certo non va respinta ma che non va nemmeno avallata fino a farla diventare moda, opportunismo, stereotipo. Cercando di far procedere di pari passo le psicologie individuali e il senso di un dramma più collettivo, il racconto tocca momenti validi e altri più prevedibili, di maniera. L'argomento del resto è ancora così vivo e presente da far passare in secondo piano difetti di costruzione, di rigore narrativo, di tenuta drammatica. Osservato come una testimonianza, nell'insieme costruttiva, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, problematico e adatta a dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare sopratutto in occasioni mirate, nell'ambito di una riflessione sugli anni di piombo, e su come il cinema italiano prende in esame quel periodo, ieri e oggi.

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