ROMEO E GIULIETTA

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Giovani, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Baz Luhrmann
Durata
120'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
WILLIAM SHAKESPEARE'S ROMEO & JULIET
Distribuzione
Twentieth Century Fox
Soggetto e Sceneggiatura
Craig Pearce, Baz Luhrmann
Musiche
Nellee Hooper
Montaggio
Jill Bilcock

Scenegg.: Craig Pearce, Baz Luhrmann - Fotogr.: (panoramica / a colori) Donald McAlpine - Mus.: Nellee Hooper - Montagg.: Jill Bilcock - Dur.: 120' - Produz.: Gabriella Martinelli, Baz Luhrmann

Interpreti e ruoli

Leonardo Di Caprio (Romeo Montecchi), Claire Danes (Giulietta Capuleti), Brian Dennemy (Ted Montecchi), John Leguizamo (Tebaldo), Pete Postlethwaite (Frate Lorenzo), Paul Sorvino (Fulgenzio Capuleti), Dia-ne Venora (Gloria Capuleti), Harold Perrineau (Mercuzio), Paul Rudd, Jesse Bradford, Dash Mihok, Miriam Margolyes

Soggetto

A Verona beach, in California, le due famiglie dei Montecchi e dei Capuleti sono divise da antica rivalità. Succede però che il giovane Romeo Montecchi e la giovane Giulietta Capuleti si innamorano e sono costretti a vivere clandestinamente la loro storia. Quando in una lite Mercu-zio, amico di Romeo, viene ucciso e Romeo, per vendetta, uccide un Capule-ti, lo sceriffo decreta l'allontanamento di Romeo da Verona a Mantova. Il parroco cerca di venire in aiuto dei due giovani ma, per un equivoco, quando raggiunge la ragazza, Romeo la crede morta e si uccide a sua volta. Giulietta si sveglia, vede Romeo morente e si da a sua volta la morte. La maledizione prosegue tra le due famiglie rivali.

Valutazione Pastorale

Questa versione anni Novanta del famoso dramma di William Shakespeare dimostra senz'altro l'attualità e il valore senza tem-po del testo e insieme ne mette in luce le possibili manipolazioni nell'ottica di certe forzature stridenti rispetto alla collocazione storica originaria. Dal punto di vista pastorale va sottolineato che il film lascia intatta la purezza della storia d'amore tra i due giovani, (anche se, per quanto riguarda il loro suicidio, vanno evidenziati possibili richiami ad episodi analoghi segnalati dalla cronaca), mentre più crudo e brutale è il contorno, improntato a rappre-sentare un mondo nervoso, violento, dove non c'è spazio per l'amore vero e dove si vivono forme di un cattolicesimo debordante e sopra le righe, evi-denziato dalla insistita presenza di immagini sacre di varie dimensioni e di un ricorso alla presenza di segni, ai quali non sempre corrisponde un signifi-cato. Molte ambiguità quindi percorrono il film, ma senza nascondere l'at-tenzione all'interiorità dei personaggi, al loro sincero dolore, alle sofferenza che bisogna affrontare per arrivare al'autenticità dei sentimenti. Utilizzazione: In programmazione ordinaria, domenicale o festiva, il film va utilizzato con molta oculatezza, con attenzione alla presenza di minori. Il tono forte e incisivo delle immagini può risultare ostico e difficile a certe fasce di pubblico. In collocazioni diverse, di cineforum, dibattiti e proposte più articolate, il film è da proporre, per dibattere su argomenti quali: l'amore tra giovani, la difficoltà dei contesti sociali, l'attualità di un testo letterario, il confronto con le altre versioni cinematografiche tratte dal testo shakespearia-no.

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