RUBY IN PARADISO

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Victor Nunez
Durata
90'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
RUBY IN PARADISE
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Victor Nunez
Musiche
Charles Engstrom

Sogg. e Scenegg.: Victor Nunez - Fotogr.: (panoramica/a colori) Alex Vlacos - Mus.: Charles Engstrom - Mont.: Victor Nunez - Dur.: 90' - Prod.: Sam Gowan

Interpreti e ruoli

Ashley Judd (Ruby Lee Gissing), Todd Field (Mike Mc Caslin), Bentley Mitchum (Ricky Chambers), Allison Dean (Rochelle Bridges), Dorothy Lyman (Mildred Chambers), Betsy Douds (Debrah Ann), Bobby Barnes (Wanda), Felicia Hernandez (Persefina)

Soggetto

sfuggita al grigiore del paesino natale nel Tennessee, Ruby Lee Gissing, giunge a Panama City Beach, località balneare dove ha trascorso una vacanza da bambina. Qui trova lavoro nell'emporio di Mildred Chambers, fa amicizia con una collega, la studentessa di colore Rochelle Bridges, ed ha un rapporto sentimentale col figlio della proprietaria, Ricky, spendaccione e superficiale. Il loro rapporto finisce e così Ruby comincia a frequentare Mike Mc Caslin, appartenente ad una delle più vecchie famiglie del luogo, che ha un vivaio, un passato di contestatore ed è molto più colto di lei. Fa amicizia anche con una vicina, Debrah Ann, che ha problemi col marito, un vizioso. Dopo un periodo di "rodaggio" sentimentale, la storia con Mike sembra diventare importante. Un giorno però Ricky, ubriaco, al suo rientro da un viaggio di lavoro, entra in casa di Ruby e tenta di possederla, ma vistosi respinto la licenzia. Dopo una penosa ricerca Ruby è assunta presso una lavanderia, dove conosce le grezze ma solidali operaie Wanda e Persefina e la durezza di un lavoro ripetitivo e stressante. Ma Mildred che, offesa per la scomparsa improvvisa di Ruby, ha saputo tutto da Rochelle, la riassume. Ricky viene avviato ad una comunità terapeutica, mentre il rapporto con Mike si attenua. Ruby, che ha fatto amicizia con un vicina indiana che aspetta tutto il resto della sua numerosa famiglia, sembra ormai interessata solo al suo lavoro ed alla tranquillità raggiunta.

Valutazione Pastorale

commedia psicologica scritta, diretta e montata da Victor Nunez, che rivela, come quasi sempre nei film dove un uomo solo vuole ricoprire tutti i ruoli chiave, evidenti limiti espressivi e di contenuto. Innanzitutto la protagonista, statica ed inespressiva, contribuisce con la sua recitazione inerte ad accrescere nello spettatore la difficoltà ad interessarsi ai suoi problemi, che dovrebbero focalizzare la sua attenzione. L'unico momento di un certo spessore drammatico è forse quello della ricerca del posto di lavoro, con la positiva scelta di Ruby di non scivolare, ridotta alla disperazione, nelle spire di un topless-bar. imboccando una china assai pericolosa, ma preferendo un lavoro ingrato ma onesto. A parte questo messaggio positivo, il film ricalca il consueto cliché di una gioventù facile ad avere una relazione col primo che capita, senza nutrire alcuna esigenza, non solo spirituale, ma culturale. Nemmeno Mike, accanito lettore, riesce a smuovere Ruby dal suo limitato orizzonte, che sembra racchiuso dalle pareti traboccanti di chincaglierie dell'emporio dove finalmente realizza le sue aspirazioni. L'allontanamento di Mike coincide poi col rifiuto di seguire i consigli e l'esempio di Rochelle, che aspetta di diplomarsi per abbandonare il lavoro di commessa. A Ruby sembra invece che vendere oggetti frivoli e tutto sommato inutili costituisca il paradiso sognato, paradiso fatto solo di oggetti da etichettare e scontrini da battere alla cassa. Significativamente l'ultima inquadratura mostra la ragazza che augura il buongiorno al negozio vuoto: con questo il regista intende sottolineare con un nota tra l'amaro e l'ironico l'inconsistenza del presunto "paradiso" di Ruby. Alcune scene piuttosto esplicite e moralmente eccepibili motivano la discutibilità del film.

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