SCAPPO DALLA CITTÀ – LA VITA, L’AMORE E LE VACCHE **

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Genere
Avventuroso
Regia
Ron Underwood
Durata
108'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CITY SLICKERS
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Lowel Ganz, Babaloo Mandel
Musiche
Marc Shaiman
Montaggio
O.Nicholas Brown

Sogg. e Scenegg.: Lowel Ganz, Babaloo Mandel - Fotogr.: (panoramica/a colori) Dean Semler - Mus.: Marc Shaiman - Montagg.: O.Nicholas Brown - Dur.: 108' - Produz.: Irby Smith

Interpreti e ruoli

Billy Cristal (Mitch Robbins), Daniel Stern (Phil Berquist), Bruno Kirby (Ed Furillo), Patricia Wettig (Barbara), Helen Slater (Bonnie), Jack Palance (Curly), Noble Willingham, Tracey Walter, Jeffrey Tambor, Josh Mostel, David Paymer, Bill Henderson

Soggetto

i quarantenni Mitch Robbins, Ed Furillo e Phil Berquist scoprono che la loro vita è trascorsa senza un vero significato; inutili le vacanze in Spagna ed i brividi di Mitch alla corrida di San Fermin a Pamplona; inutili e pericolosi gli exursus extraconiugali di Phil con la cassiera del supermarket del suocero; quanto ad Ed, non bastano la giovinezza e la bellezza di Kim, la fotomodella con cui vive, ad appagarlo. Ed ecco una vacanza diversa, una di quelle organizzate per turisti vogliosi di ritrovare quel contatto con la natura ormai perduto da generazioni nelle grandi città: il "cattle drive" i tre per due settimane si devono comportare come dei veri cow boys: devono imparare a stare a cavallo, a lanciare il lazo ed a recuperare le vacche fuggitive. I loro compagni di viaggio sono due fabbricanti di gelato ebrei; due dentisti, padre e figlio, di colore, e Bonnie, una biondina abbandonata all'ultimo momento da un'amica. Guida la carovana il vecchio Curley, con due cow boys di scorta ed un cuoco ubriacone. Le lunghe ore di sella invogliano alle confidenze, e così ampi squarci dell'infanzia e della giovinezza affiorano in dialoghi sempre più intensi per partecipazione umana. Ma non mancano incidenti, dal tentativo iniziale dei due cowboys di infastidire l'unica donna del gruppo alla distruzione dell'accampamento ad opera delle vacche innervosite dal macina caffè a batteria di Mitch, che deve in seguito improvvisarsi levatrice per far nascere un vitellino. Il temuto Curley si rivela per lui un saggio fratello maggiore, ma purtroppo muore d'infarto. In seguito alla perdita del carro ad opera del cuoco ubriaco, e dopo una furibonda lite coi due vaccari, in cui hanno la meglio i tre coraggiosi amici, la compagnia resta in balia di se stessa. Tutti si sentono sciolti dall'impegno, ma non Ed, che finisce per trascinarsi dietro gli altri due, per tentare l'impossibile: portare ugualmente la mandria a destinazione, anche per salvarla da una morte certa. Inizia così un'appassionante avventura dove la solidarietà e la tenacia dei tre consente di soccorrere Mitch che sta per affogare nel tentativo di salvare il vitellino durante un pericoloso guado, ed infine di portare sane e salve le bestie a destinazione, tra la stupita meraviglia degli organizzattori che si offrono di rimborsare loro la quota di partecipazione. Mitch ritrova il sorriso in famiglia; Ed si decide a dare a Kim il figlio che essa desidera; Phil si costruisce una nuova vita con Bonnie.

Valutazione Pastorale

ben realizzato, il film unisce l'atmosfera della commedia psicologica intelligente con il ritmo "on the trail" dei vecchi western con panorami bellissimi, bestiame, e buoni e cattivi al loro posto senza ambiguità. Credibile e godibile la progressiva riscoperta che la vita abbia comunque un senso da parte dei tre protagonisti della vicenda. Ed è proprio nel contrappunto brusco e crudele, ma salutare, tra la vita palpitante del vitellino appena nato, e la forzata esecuzione della madre di questo da parte di Curley che Mitch comincia ad intravvedere quel senso che il vecchio vaquero gli suggeriva come soluzione ai suoi problemi: il senso della vita è unico per ciascuno, ma bisogna scoprirlo da soli, e non è fuggendo da sé stessi e dalle proprie responsabilità che lo si può trovare, imparando anche ad accettare con serenità la morte. Qualche espressione "rude e colorita" ed alcune situazioni realistiche motivano le riserve.

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