SCHEGGE DI PAURA

Valutazione
Inaccettabile, Fuorviante
Tematica
Genere
Thrilling
Regia
Gregory Hoblit
Durata
130'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
PRIMAL FEAR
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Steven Shagan, Ann Biderman tratto dal romanzo di William Diehl
Musiche
James Newton Howard
Montaggio
David Rosenbloom

Sogg.: tratto dal romanzo di William Diehl - Scenegg.: Steven Shagan, Ann Biderman - Fotogr.: (norma-le/ a colori) Michael Chapman - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: David Rosenbloom - Dur.: 130' - Produz.: Gary Lucchesi

Interpreti e ruoli

Richard Gere (Martin Vail), Laura Linney (Janet Venable), Edward Norton (Aaron Stampler), John Mahoney (John Shaughnessy), Alfre Woodard, Frances McDormand, Andre Braugher, Maura Tierney, Steven Bauer, Stanley Anderson, Joe Spano., Terry O' Quinn

Soggetto

A Chigago, l'Arcivescovo Rushman viene ucciso nel suo alloggio. Questi era molto amico di John Shaughnessy, capo della Procura distrettuale, il quale presiede una Fondazione benefica del prelato in una Diocesi che è ricca di terreni nelle mire di John e di altri affaristi, interessati all'acquisto di essi per un nuovo quartiere. La polizia dà subito la caccia a Aaron Stampler, giovanissimo parrocchiano, tipo sprovveduto, timido e balbuziente. Shaugh-nessy, già partito con l'idea della pena di morte, affida il caso alla sua assi-stente Janet Venable, ex amante dell'avvocato Martin Vail, il quale ha già ottenuto la difesa di Aaron. Tipo brillante e spregiudicato, Vail ama la pub-blicità, ambisce il successo, non gli interessa più di tanto che il presunto assassino sia uno squattrinato e punta solo e sempre sulla vittoria indipen-dentemente dalla colpevolezza dei suoi clienti. Vail ha scoperto nelle stanze del Vescovo un videonastro contenente il sordido incontro fra Aaron, la sua ragazza ed un amico della corale, tutti e tre impegnati in giochi sessuali sotto gli occhi compiaciuti dell'Arcivescovo. Ma Vail è anche convinto che Aaron abbia qualche problema mentale, come dei vuoti psicologici, durante i quali appare sia atono e piagnone, sia reattivo nel suo comportamento dal linguag-gio violento e sguaiato. Al processo Aaron ottiene soltanto un periodo da passare in osservazione della propria personalità. Sotto il profilo procedurale e giudiziario, questo risultato sarà per Vail una vittoria nella battaglia sferra-tagli dal Procuratore-capo e dalla bella assistente in pieno accordo. Ma il sensazionale sta nel comportamento di Aaron, il candido e lacrimoso chieri-chetto, colui che per il difensore era un "assassino impossibile". Infatti, men-tre Vail sta per lasciare la sua cella, Aaron svela al legale (il quale ha allonta-nato da lui lo spettro della pena capitale) di essere proprio lui l'assassino del-l'Arcivescovo.

Valutazione Pastorale

Se si potesse conoscere in tutti i suoi dettagli la pro-cedura vigente, i riflessi e i risvolti dei dibattimenti giudiziari di ognuno degli Stati americani, probabilmente il film si apprezzerebbe anche di più. Il personaggio di Vail, affidato a Richard Gere, ha tutto ciò che può interessare e affascinare anche dal punto di vista spettacolo; la palma però spetta forse al giovanissimo corista, corrotto ed astuto (un Edward Norton, che sembra il principe dei simulatori). Le doppie personalità offrono sempre risultati reddi-tizi, quando il discorso psicologico è accurato e la ricerca della verità ammantata dall'ambiguità. Rimangono intatti la riserva e l'ennesimo ramma-rico di fondo, per la imperversante manìa di inserire nei film con spavalda e irridente impudenza membri della Chiesa cattolica con tanto di nome, sede, anomalie personali, vizi privati e oscuri maneggi pubblici.

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