Scordato

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Carcere, Dialogo, Dolore, Donna, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Giovani, Giustizia, Metafore del nostro tempo, Musica, Politica-Società, Psicologia, Storia
Genere
Commedia, Drammatico
Regia
Rocco Papaleo
Durata
104'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Scordato
Distribuzione
Vision Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Rocco Papaleo, Walter Lupo
Fotografia
Simone D'Onofrio
Musiche
Michele Braga. Brano originale "Tu sei una parte di me" interpretato da Giorgia
Montaggio
Mirko Platania
Produzione
Rocco Papaleo, Carlo Pontesilli, Marco Cohen, Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Alberto Monte, Daniel Campos Pavoncelli. Casa di produzione: Indiana Production, Less Is More Produzioni, Vision Distribution, Sky

Presentato al Bifest - Bari International Film Festival 2023

Interpreti e ruoli

Rocco Papaleo (Orlando), Giorgia (Olga), Simone Corbisiero (Orlando giovane), Angela Curri (Rosanna), Anna Ferraioli Ravel (Ottavia), Manola Rotunno (Giacomina), Eugenia Tamburri (Maestro Saponara), Marco Trotta (Agostino Di Fazio), Antonio Petrocelli (prof. Deodato), Filippo Santarsiero (Giuseppe Ragone), Jerry Potenza (Rocchino), Elisa Gallo (Rosanna bambina), Iacopo Velardi (Orlando bambino)

Soggetto

Nell’anno in cui Matera viene designata Capitale europea della cultura, la vita di Orlando subisce un cortocircuito. Di professione accordatore di pianoforte, Orlando si trascina stancamente nelle sue giornate; da un po’ di tempo, inoltre, accusa un dolore alla schiena cui non riesce a trovare rimedio. La brillante ed estrosa fisioterapista Olga (Giorgia) gli consiglia di lavorare sui suoi irrisolti interiori, sui nodi del passato. Orlando si mette così in viaggio da Salerno a Lauria, in Basilicata, per cercare di fare luce su di sé e sulla sua famiglia, implosa all’improvviso negli anni ’80…

Valutazione Pastorale

Attore veterano della commedia italiana, Rocco Papaleo da oltre dieci anni è passato anche dietro alla macchina da presa. Ha esordito nel 2010 con “Basilicata coast to coast” (2010), seguito da “Una piccola impresa meridionale” (2013). Durante la pandemia ha lavorato a un nuovo progetto, ritagliandosi il ruolo di regista, protagonista e anche sceneggiatore (a firmare con lui il copione è Valter Lupo): è “Scordato”, prodotto da Indiana e Less is more, nei cinema con Vision Distribution. Nel cast la cantante Giorgia, Simone Corbisiero e Angela Curri. La storia. Nell’anno in cui Matera viene designata Capitale europea della cultura, la vita di Orlando subisce un cortocircuito. Di professione accordatore di pianoforte, Orlando si trascina stancamente nelle sue giornate; da un po’ di tempo, inoltre, accusa un dolore alla schiena cui non riesce a trovare rimedio. La brillante ed estrosa fisioterapista Olga (Giorgia) gli consiglia di lavorare sui suoi irrisolti interiori, sui nodi del passato. Orlando si mette così in viaggio da Salerno a Lauria, in Basilicata, per cercare di fare luce su di sé e sulla sua famiglia, implosa all’improvviso negli anni ’80… Tra commedia e dramma, il tratto caratterizzante del film di Papaleo è di certo la malinconia, quello sguardo rivolto al passato tra dolcezza e sofferenza. Con sfumature vicine all’ultimo film di Walter Veltroni, “Quando”, “Scordato” conquista per la sua delicatezza e per il suo crescendo graduale. Costellato qua e là da battute giocose, fulminanti, tipiche della cifra comica di Papaleo, il film mette a tema la memoria, i legami familiari, la ricerca di sé e il rapporto con il passato. Un’opera che conduce al guadagno del perdono, indispensabile per poter tornare a vivere in pienezza e leggerezza. Come dichiara Papaleo: “L’uomo che vorrei essere è quello che nella sequenza finale cammina con un braccio rotto, ma in equilibrio col suo passato, che riesce a sorridere e ha compreso la necessità di perdonare e l’inutilità del rancore”. Il titolo “Scordato” è chiaramente metaforico, riferito alla professione del protagonista Orlando, accordatore di pianoforte ma incapace di riparare se stesso, come pure al participio passato del verbo “scordare”: il mettere da parte una porzione di sé, del passato, consapevolmente o meno, con l’illusione che questo non produca ripercussioni. “Scordato” è un film attraversato da delicatezza e dolcezza, capace di declinare temi densi con soluzioni brillanti, segnate da “leggerezza”. A ben vedere la narrazione non sempre è del tutto scorrevole o agile, appesantita qua e là da raccordi poco incisivi o ridondanti. Nell’insieme, però, il film coinvolge per valore e spessore. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Film indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.

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