SCUSATE SE ESISTO!

Valutazione
Complesso, superficialità
Tematica
Bambini, Donna, Famiglia, Lavoro, Omosessualità
Genere
Commedia
Regia
Riccardo Milani
Durata
106'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Riccardo Milani Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Ivan Cotroneo, Riccardo Milani
Musiche
Andrea Guerra
Montaggio
Patrizia Ceresani

Orig.: Italia (2014) - Sogg.: Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Ivan Cotroneo, Riccardo Milani - Scenegg.: Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Riccardo Milani - Fotogr.(Scope/a colori): Saverio Guarna . Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Patrizia Ceresani - Dur.: 106' - Produz.: Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Paola Cortellesi (Serena Bruno), Raoul Bova (Francesco), Corrado Fortuna (Pietro), Lunetta Savino (Michela), Cesare Bocci (Volponi), Marco Bocci (Nicola), Ennio Fantastichini (dott. Ripamonti), Federica de Cola (Denise), Stefania Rocca (Maria), Antonio D'Ausilio (Raspini), Felice Farina . (Frangipane)

Soggetto

Dopo un periodo di grandi successi professionali all'estero, l'architetto Serena Bruno decide di rientrare in Italia. Trovare lavoro non è facile e la donna si adatta, tra altre piccole occupazioni, a fare la cameriera in un ristorante di buon livello. Qui conosce il proprietario Francesco, bello e affascinante, col quale prova ad avviare una storia fino alla rivelazione che lui è omosessuale. Tuttavia Serena accetta di trasferirsi a casa sua, ampia e spaziosa, e intanto partecipa ad un bando per la manutenzione del quartiere Corviale. Convocata per esporre il progetto, la donna si sente chiedere dove si trova l'architetto Bruno Serena. Risponde che è in Giappone, che lei è la segretaria e poi convince Francesco ad assumere il ruolo di lui. Da questo momento prende il via una serie di equivoci sempre più intricata, che si scioglierà solo nel liberatorio finale.

Valutazione Pastorale

L'inizio ripete un canovaccio molto in voga nella commedia italiana anni '50-'60: voce fuori campo della protagonista che racconta di sé e della propria vita dall'infanzia in un paesino dell'Abruzzo alla laurea in architettura ai successi professionali all'estero, al ritorno in Italia, a Roma. Dal ritorno a casa comincia la fotografia (o presunta tale) del Paese com'è oggi. Ecco allora lavoretti dove si svende l'intelligenza e altri che potrebbero offrire soddisfazioni (il progetto su Corviale) e invece obbligano a nascondersi come donna perchè l'architetto serio deve essere uomo. In più l'uomo che si finge tale è uno cui non piacciono le donne. Insomma é necessario fingere (come Michela, forse il personaggio più azzeccato) perchè altrimenti non si va avanti. Ma le bugie non possono durare, e i nodi alla fine vengono al pettine: i furbi pagano, le donne ottengono rispetto e anche i gay trovano il giusto spazio. Tutto sembra a posto ma resta l'impressione di qualche forzatura. Come se dentro il copione qualche passaggio sia stato caricato di un peso eccessivo: per dichiarare la lezioncina, per denunciare, per appesantire troppo alcuni protagonisti e da maschere farli diventare macchiette, oltre la misura necessaria. Così i temi importanti (donna, lavoro, famiglia, rapporto genitori/figli) restano evidenti ma trattati in modo qua e là confuso, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso e caratterizzato da superficialità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo conto dei rilievi sopra segnalati. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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