Orig.: Francia (2012) - Sogg.: Francis Nief - Scenegg.: Christelle Raynal, Francis Nief - Fotogr.(Panoramica/a colori): Eric Guichard - Mus.: Matthieu Gonet - Montagg.: Philippe Bourqueil - Dur.: 82' - Produz.: Maxime Japy.
Interpreti e ruoli
Elsa Zylbertstein (Catherine), Audrey Lamy (Marjorie), Franck Dubosc (Pierre), Arié Elmaleh (David), Mathias Miekuz (Arnaud), Louise Monot . (Marie), Shirley Bousquet (Edith), Lannick Gautry (Eric), Tom Raynal (Paul), Jerome Daran (DJ), Maud Galet Lalande (Isabelle), Helga Dieli (Héléna), Kathia De Grimaud . (Adriana)
Soggetto
Un uomo e una donna consumano un rapporto nella sala dove si sta per svolgere un banchetto di nozze. Lei è la sposa, lui era il suo precedente ragazzo. Nella foga, i segnaposto cadono,e i due li risistemano in modo del tutto casuale. Molti invitati si trovano accanto a persone imprevedibili. E da qui prendono il via situazioni sentimentali difficili da gestire. La cosa si ripete altre due volte.
Valutazione Pastorale
Quando si dice commedia cinematografica francese, si pensa ad un testo frizzante, ironico, di invidiabile equilibrio nel rapporto tra la storia e i personaggi che la animano. Il credito accumulato in questa direzione è ampio, tale da soppportare qualche infortunio in alcune circostanze. Sembra giusto dirlo subito, perché Chrystelle Raynal incappa nei difetti tipici dell'esordiente e pensa che sia sufficiente copiare per ottenere gli stessi risultati. Il difetto di questo "Pian de table" (titolo originale) non è tanto nell'assumere pari pari uno spunto già altre volte usato quanto nel servirsene senza operare il minimo accenno di variazione, di cambiamento, di adattamento a contesti innovativi. La regista procede per accumulo, fa incontrare e ruotare gli stessi personaggi ma le 'sorprese' risultano stantie, logore, senza verve. La ronde resta fredda, afona, prevedibile. Si finisce intorno ad una banale sequenza di tradimenti, abbondare di equivoci, scambi di coppie: ma non c'è simpatia, mancano tremori, emozioni, l'anima dei sentimenti. E' assente il ribaldo e imprevedibile spirito beffardo dell'ironia e del caso, manca quel senso di divertimento intelligente unito al rispetto della dignità di uomini e donne. Un'opera prima di inesorabile modestia per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e segnato da superficialità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo conto di quanto detto sopra sui suoi limiti e sulla scarsa tenuta narrativa. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.