SENZA NESSUNA PIETA’

Valutazione
Complesso, realistico
Tematica
Famiglia, Gangster, Lavoro, Male
Genere
Drammatico
Regia
Michele Alhaique
Durata
94'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Michele Alhaique, Andrea Garello, Emanuele Scaringi Andrea Garello
Musiche
Luca Novelli, Pierre Alexander "Yuksek" Busson
Montaggio
Tommaso Gallone

Orig.: Italia/Francia (2014) - Sogg.: Andrea Garello - Scenegg.: Michele Alhaique, Andrea Garello, Emanuele Scaringi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ivan Casalgrandi - Mus.: Luca Novelli, Pierre Alexander "Yuksek" Busson - Montagg.: Tommaso Gallone - Dur.: 94' - Produz.: Maurizio Piazza, Alexandra Rossi, Pierfrancesco Favino per Lungta Film, PKO con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Pierfrancesco Favino (Mimmo), Greta Scarano (Tanya), Claudio Gioè (il roscio), Renato Marchetti (Stefanino), Iris Peynado (Pilar), Adriano Giannini (Manuel), Ninetto Davoli (Santili), Samantha Fantauzzi (Deborah), Francesco Petrazzi (balena), Edoardo Sala (Mazzanti)

Soggetto

A Roma, oggi. Mimmo fa il muratore ma gli tocca anche svolgere il ruolo di recupero crediti tra i piccoli imprenditori ai quali suo zio, Santili, ha elargito prestiti con modalità di restituzione immediata. Mimmo non è contento di questo aspetto del suo lavoro, e ancora meno sopporta Manuel, figlio di Santili, suo cugino viziato e arrogante. Un giorno Mimmo ha l'incarico di andare a prendere con la macchina una ragazza da accompagnare a casa di Manuel. Si chiama Tania, è molto estroversa e non ha paura delle persone che la vogliono sfruttare. Per un imprevisto, Mimmo e Tania si trovano a dover trascorrere la notte insieme. Mimmo capisce che quella ragazza rappresenta la sua possibilità per abbandonare quella vita sbagliata. E prova a coinvolgerla. Ma non è tutto così facile.

Valutazione Pastorale

I gangsters come famiglia, gruppo, istituzione sociale. L'impossibilità di uscirne e una voglia di scappare che sale sempre più. Mimmo e Tania come prototipi di quella ansia di fuga che attraversa il cuore e la mente. La ribellione e l'impossibilità di metterla in pratica. Per il film d'esordio, Alhaique sceglie il recinto solido della storia di genere. Lo circuisce, lo tallona, lo attraversa, fa dei due la coppia bella e maledetta, specchio di una contemporaneità malata e piena di ambizioni sbagliate. Il 'noir' è sempre affascinante ma riserva trappole impreviste: qui quella di un eccessivo ripiegarsi sul contrasto bene/male. Con Favino che, all'interno di un lavoro eccellente sul personaggio, concede qualche ripetizione di troppo. Di fronte/accanto a lui, Greta Scarano è una Tanya spigliata e provocatoria, ingenua e quasi indifferente. Forse Alahique ha bisogno di lavorare di più sull'interiorità delle psicologie. Suggestivo il lavoro sulle location, una geografia dell'anima, triste e disordinata come la Roma attuale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, e nell'insieme realistico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con qualche attenzione per i minori, a motivo di un certo clima teso e violento, e di qualche sequenza di secco realismo.

Le altre valutazioni

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