SHAOLIN SOCCER Arbitri, rigori e filosofia zen

Valutazione
Futile, banalità
Tematica
Il comico, Sport
Genere
Fantastico
Regia
Stephen Chow
Durata
87'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Hong Kong, Stati Uniti
Titolo Originale
Siu lam juk kau
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Stephen Chow, Kan Cheung Tsang Stephen Chow
Musiche
Raymond Wong
Montaggio
Kit Way Koy

Orig.: Hong Kong/Stati Uniti (2001) - Sogg.: Stephen Chow - Scenegg.: Stephen Chow, Kan Cheung Tsang - Fotogr.(Panoramica/a colori): Stephen Chow - Mus.: Raymond Wong - Montagg.: Kit Way Koy - Dur.: 87' - Produz.: Universe/Star Overseas.

Interpreti e ruoli

Xie Xian (Hung), Ng Mang-tat (Fong), Stephen Chow (Sing-Chi),

Soggetto

Venti anni prima la carriera calcistica di Fong è finita per il colpo ad una gamba datogli dal suo compagno Hung. Questi ora è il potente boss della squadra Infamitas United e ha tenuto Fong come uomo di fatica, umiliandolo in continuazione. Fong sogna una rivincita attraverso una squadra che possa sfidare e sconfiggere quella dell'odiato rivale. Un giorno per strada Fong incontra Sing-Chi, maestro di kung-fu shaolin, in possesso di un tiro implacabile e potentissimo. Intuite le possibilità acrobatiche di Sing-Chi, Fong raduna intorno a lui un'altra decina di uomini di varia età che cominciano ad allenarsi secondo i dettami del kung-fu shaolin. Superate le difficoltà, Fong iscrive la squadra chiamata Real Shaolin al torneo principale. Superate le partite eliminatorie, arriva la finale proprio contro l'Infamitas United. Stavoltanil Real Shaolin vince 1-0. La vendetta contro Hung è compiuta. E per Sing-Chi arriva anche l'amore della bella Mei, panettiera con ritmi da kung-fu.

Valutazione Pastorale

Arriva da Hong Kong questa sorta di commistione tra calcio e kung-fu all'insegna della tradizione Shaolin (erano monaci buddisti diventati famosi per le azioni imprevedibili con le quali difendevano i loro templi). Se lo sfondo narrativo è uguale a mille altri (una rivincita da consumare, una partita come riscatto per tutte le ingiustizie subite), quello che si vede è una serie interminabile di azioni frenetiche tra cartoon e videogioco. Anche con qualche accenno di danze e canzoni in stile musical. Tutto confezionato in un'ottica orientaleggiante, e secondo un umorismo un po' ostico al quale risulta difficile lasciarsi andare. Forse ci sono intenti satirici, forse viene messa in buirla qualche tradizione. Resta il fatto che il prodotto è molto modesto, ripetitivo, poco coinvolgente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile, e nell'insieme segnato da banalità. UTILIZZAZIONE: anche se privo di contenuti negativi, il film é fin troppo leggerino, e l'utilizzazione può essere trascurata senza rimpianti.

Le altre valutazioni

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