
Orig.: Hong Kong/Stati Uniti (2001) - Sogg.: Stephen Chow - Scenegg.: Stephen Chow, Kan Cheung Tsang - Fotogr.(Panoramica/a colori): Stephen Chow - Mus.: Raymond Wong - Montagg.: Kit Way Koy - Dur.: 87' - Produz.: Universe/Star Overseas.
Interpreti e ruoli
Xie Xian (Hung), Ng Mang-tat (Fong), Stephen Chow (Sing-Chi),
Soggetto
Venti anni prima la carriera calcistica di Fong è finita per il colpo ad una gamba datogli dal suo compagno Hung. Questi ora è il potente boss della squadra Infamitas United e ha tenuto Fong come uomo di fatica, umiliandolo in continuazione. Fong sogna una rivincita attraverso una squadra che possa sfidare e sconfiggere quella dell'odiato rivale. Un giorno per strada Fong incontra Sing-Chi, maestro di kung-fu shaolin, in possesso di un tiro implacabile e potentissimo. Intuite le possibilità acrobatiche di Sing-Chi, Fong raduna intorno a lui un'altra decina di uomini di varia età che cominciano ad allenarsi secondo i dettami del kung-fu shaolin. Superate le difficoltà, Fong iscrive la squadra chiamata Real Shaolin al torneo principale. Superate le partite eliminatorie, arriva la finale proprio contro l'Infamitas United. Stavoltanil Real Shaolin vince 1-0. La vendetta contro Hung è compiuta. E per Sing-Chi arriva anche l'amore della bella Mei, panettiera con ritmi da kung-fu.
Valutazione Pastorale
Arriva da Hong Kong questa sorta di commistione tra calcio e kung-fu all'insegna della tradizione Shaolin (erano monaci buddisti diventati famosi per le azioni imprevedibili con le quali difendevano i loro templi). Se lo sfondo narrativo è uguale a mille altri (una rivincita da consumare, una partita come riscatto per tutte le ingiustizie subite), quello che si vede è una serie interminabile di azioni frenetiche tra cartoon e videogioco. Anche con qualche accenno di danze e canzoni in stile musical. Tutto confezionato in un'ottica orientaleggiante, e secondo un umorismo un po' ostico al quale risulta difficile lasciarsi andare. Forse ci sono intenti satirici, forse viene messa in buirla qualche tradizione. Resta il fatto che il prodotto è molto modesto, ripetitivo, poco coinvolgente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile, e nell'insieme segnato da banalità. UTILIZZAZIONE: anche se privo di contenuti negativi, il film é fin troppo leggerino, e l'utilizzazione può essere trascurata senza rimpianti.