SIRENS (SIRENE)

Valutazione
Inaccettabile, Squallido
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
John Duigan
Durata
94'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
SIRENS
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
John Duigan
Musiche
Rachel Portman
Montaggio
Humphrey Dixon

Sogg. e Scenegg.: John Duigan - Fotogr.: (normale/a colori) Geoff Burton - Mus.: Rachel Portman - Montagg.: Humphrey Dixon - Dur.: 94' - Coproduz.: Sue Milliken, Sarah Radclyffe

Interpreti e ruoli

Hugh Grant (Anthony Campion), Tara Fitzgerald (Estella Campion), Sam Neill (Norman Lindsay), Elle MacPherson (Sheela), Portia De Rossi (Giddy), Kate Fisher (Prue), Pamela Rabe. (Rose Lindsay), Ben Mendelsohn, John Polson, Mark Gerber, Julia Stone, Ellie MacCarthy, Vincent Ball, John Duigan, Lexy Murphy

Soggetto

in Australia a Blue Mountains, Anthony Campion, giovane sacerdote anglicano, appena sbarcato dall' Inghilterra con la consorte Estella, è incaricato dal vescovo di Sidney di far visita al celebre quanto discusso scrittore, scultore e pittore Norman Lindsay, che è in procinto di esporre una scandalosa venere crocifissa. Questi sposato con Rose, ha due figlie, e ospita tre modelle, le disinibite Sheela e Prue e la più prudente Giddy, che rifiuta di posare nuda. Ben presto l'apparente armonia della coppia viene turbata dalla lasciva atmosfera creata dalle modelle, in specie Sheela, la cui spregiudicatezza turba Estella, come la presenza di un aitante ex pugile divenuto cieco, che posa per Lindsay. Inoltre gli atteggiamenti anticlericali di costui sull'azione repressiva del cristianesimo nei confronti della sessualità ed il suo rifiuto di ritirare il quadro incriminato mettono in notevole imbarazzo Anthony. Le piccole orge di Sheela e Prue con giovanotti locali, spiate dalla sempre più turbata Estella, fanno sì che questa, la sera prima di partire, finisca per accettare le effusioni dell'ex pugile. Poi per riparare, manda Giddy, che ha una passione per l'uomo, a consolarlo. Sul treno per il ritorno, Estella, che ha fatto a più riprese dei sogni a sfondo erotico ed in chiesa, durante la funzione, si è sentita addirittura nuda, provoca in modo del tutto inaspettato il marito, che dapprima imbarazzato, accetta queste provocazioni.

Valutazione Pastorale

l'unico dato realistico che riguarda questo film è l'esistenza dell'eclettico uomo di cultura, scrittore, vignettista, scultore, pittore nonché modellista di barche Norman Lindsay. Incarnazione in chiave australiana del tipico "artiste maudit " di matrice volterriana ed illuminista, il film ce lo restituisce come un illuminato e ironico uomo di cultura che attacca decisamente i passati comportamenti della Chiesa, nella fattispecie contro il sesso, ma non mancano battute salaci sulla crocifissione, sul sacrificio dell'uomo-Dio, oltre all'ormai stantia filippica sui roghi dell'Inquisizione di eretici e streghe. La figura chiave della dimostrazione delle nefaste influenze della religione sulla sessualità è comunque Estella, scelta appositamente per dimostrare, con tatto ed intuito del tutto maschile, anzi maschilista, che anche la più virtuosa delle mogli può avere gli ardori di Lady Chatterley. Tutto l'insieme, sia pur con immagini naturali e colori bellissimi, risulta artificioso, fasullo, come l'incolore, noiosa colonna sonora. Il religioso fa la figura dell'inetto, dinnanzi alle argomentazioni, presentate come ovvie e pressoché inconfutabili, del suo ospite. Le figlie, cresciute in un clima così libertario, si divertono a spiare le avance manuali del cieco con Estella, a dimostrazione che non reprimendo la sessualità negli adolescenti essi crescono privi di complessi. Il tutto si commenta con il finale, con le "sirene" nude che sembrano invitare più ad una vacanza in un villaggio turistico per vip in cerca di svago che al tuffo paganeggiante nella natura ventilato dal regista.

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