SPIRIT Cavallo selvaggio

Valutazione
Accettabile, Semplice
Tematica
Amicizia, Animali, Avventura, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
Kelly Asbury
Durata
78'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Spirit: Stallion of the Cimarron
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Nick Fletcher

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: John Fusco - Mus.: Hans Zimmer (canzoni cantate nell'originale da Bryan Adams e, nella versione italiana, da Zucchero) - Montagg.: Nick Fletcher (supervisore) - Dur.: 78' - Produz.: Mireille Soria, Jeffrey Katzenberg.

Soggetto

Il cavallo Spirit nasce e cresce allo stato brado nella selvaggia frontiere americana del 1800. Un giorno si lascia vincere dalla cuirosità e si avvicina ad un gruppo di esseri mai visti prima: uomini che dormono vicino ad un fuoco. Li scruta e li tocca, quelli si svegliano, fiutano l'occasione e in breve tempo lo catturano. Da quel momento comincia il viaggio di Spirit alla scoperta della vita. Dentro il Forte della guarnigione, i soldati e poi un ufficiale severo cercano di domarlo senza successo. Qui arriva prigioniero Piccolo Fiume, un giovane indiano Lakota. Insieme riescono a scappare dal Forte, arrivano nell'accampamento dei Pellerossa e Spirit incontra Pioggia, una splendida cavalla di cui si invaghisce. Ma le disavventure continuano. Preso da cacciatori senza scrupoli, Spirit viene messo sulla ferrovia e inviato nelle zone della corsa all'oro. Riesce però a far rotolare la locomotiva e a liberarsi. Poco dopo l'ufficiale lo scorge, lo insegue ancora, ma Spirit salta un grande crepaccio e si mette in salvo. Finalmente ritrova Pioggia, e con lei può tornare nei territori liberi, mentre Piccolo Fiume li saluta entrambi con affetto.

Valutazione Pastorale

Trattandosi di un film d'animazione ( realizzato dalla Dreamworks di Steven Spielberg), può risultare utile questa dichiarazione del produttore Jeffrey Katzenberg: "Il computer non deve essere ritenuto nemico dell'animazione tradizionale. Con questo film abbiamo cercato di coniugare l'animazione di disegni realizzati a mano con le tecnologie più innovative per sfruttare al meglio le potenzialità offerte da entrambe le tecniche. Ho cercato a lungo la definizione più adatta per questo connubio: considerandolo essenzialmente una reinvenzione dell'animazione tradizionale, l'ho ribattezzato 'tradigitale' ". Sul piano puramente visivo, il risultato é affascinante e di notevole livello: le prospettive si aprono a panoramiche di grande profondità, e le sterminate distese del selvaggio west sono rese in modo credibile e convincente. La scelta di non far parlare i cavalli nè altri animali ma solo gli 'umani' conferisce maggiore realismo, sia pure di taglio favolistico. Ad essere carente è la storia, ossia una vicenda articolata in fatti, eventi, situazioni di contorno. Qui i 78' scarsi si concentrano tutti sull'unico tema di Spirit e della sua voglia di restare libero. Restano (ma non è comunque poco) l'ariosità dello spettacolo, le belle canzoni cantate da Zucchero, il senso di serenità fiabesca che attraversa le immagini. Un film d'animazione indirizzato ad un pubblico di piccoli e bambini che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e semplice.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come proposta per bambini e adolescenti. In questa prospettiva può essere proposto anche in occasioni successive come svago e passatempo di facile fruizione (anche se si ripete l'errore della eccessiva insistenza sul legame sentimentale che si instaura tra i due cavalli).

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