SWING KIDS – GIOVANI RIBELLI

Valutazione
Discutibile, Realistico
Tematica
Giovani, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Thomas Carter
Durata
114'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
SWING KIDS
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jonathan Marc Feldman
Musiche
James Horner
Montaggio
Michael R. Miller

Sogg. e Scenegg.: Jonathan Marc Feldman - Fotogr.: (normale/a colori) Jerzy Zielinski - Mus.: James Horner - Montagg.: Michael R. Miller - Dur.: 114' - Produz.: Mark Gordon, John Bard Manulis

Interpreti e ruoli

Robert Sean Leonard (Peter Muller), Christian Bale (Thomas Berger), Frank Whaley (Arvid), Barbara Hershey (Signora Muller), Tushka Bergen (Evey), Julia Stemberger (Signora Linge), David Tom (Willi), Noah Wyle, Jayce Bartok

Soggetto

ad Amburgo nel 1939, mentre Hitler sta portando la Germania verso la guerra, i ragazzi iscritti alla Hitlerjugend, sottoposti ad una severa disciplina, vengono spinti dalla propaganda al fanatismo verso il Führer e all'odio verso gli ebrei. Ma un gruppo di giovani tedeschi ribelli, detti "Swing Kids", entusiasti della musica da ballo americana, ascoltano di nascosto dischi di Benny Goodman, Count Basie, vestono elegantemente all'inglese, portano i capelli piuttosto lunghi e si riuniscono di notte a ballare e a suonare al Cafè Bismark, dove si scatenano nelle nuove danze americane. Essi fanno dello swing un simbolo di rivolta. Fra questi ci sono tre amici: Peter Muller, figlio di un grande violinista classico, morto in una prigione nazista; Thomas Berger, di ricca famiglia borghese; Arvid, un ebreo claudicante, chitarrista abilissimo, e collezionista di dischi swing. Poiché si sente ancora sorvegliata, a causa del defunto marito, la bella signora Muller, che vuol proteggere i due figli, Peter e il piccolo Will, accetta la protezione di un potente membro della Ghestapo, il quale ha fatto liberare Peter, arrestato per una bravata, e cerca di insinuarsi nella famiglia Muller e di servirsi del ragazzo come spia, senza che egli se ne accorga. Ma Peter lo detesta, perché tema che egli prenda il posto del padre. Tuttavia il ragazo è costretto ad iscriversi alla Hitlerjugend, subito seguito dall'inseparabile Thomas; i due credono di poter far parte un giorno della Gioventù hitleriana e di notte ritornare fra gli Swing Kids. Ma la realtà è dura. Arvid, perseguitato, picchiato e disperato, si suicida e la sua morte divide Peter e Thomas. Intanto Muller scopre che il libraio Schumler lo manda a consegnare, dentro finti pacchetti di libri, delle false carte d'identità per ebrei perseguitati, ma non denuncia il fatto, mentre Thomas provoca l'arresto del proprio padre, denunciandolo perché ha parlato male di Hitler. In seguito Peter, insospettito da alcuni pacchetti affidatigli dai nazisti, e apertone uno, vi trova le ceneri e la fede nuziale di un uomo assassinato e inorridisce. Esaltato dal ricordo dell'eroico padre, il giovane scaccia di casa il dirigente della Ghestapo, poi torna a ballare fra gli Swing Kids, e viene arrestato in una retata dei nazistim fra i quali si trova Thomas, che prima lotta con lui, poi lo spinge a fuggire per salvarlo. Stavolta l'ambiguo uomo della Ghestapo lascia arrestare il ribelle.

Valutazione Pastorale

il movimento degli Swing Kids è esistito veramente nella Germania hitleriana, alla fine degli anni '30: i giovani, che ne facevano parte, volevano ribellarsi, per mezzo della proibitissima musica americana, al militarismo imperante e al disumano comportamento dei nazisti. Certamente, però, oggi sembra deludente e sproporzionata la contrapposizione fra l'esaltazione nazista, coi suoi feroci eccessi, ed una musica da ballo, sia pure piacevole ed eseguita magistralmente. Se la scelta del soggetto è probabilmente motivata dal pericoloso diffondersi nel mondo dei nuovi nazisti, che attraggono molti giovani nelle loro file, il risultato è però poco soddisfacente, perché il film, anche se è dignitoso, appare freddo, didascalico e superficiale. Anche i momenti più crudi della vicenda sembrano artificiali. Comunque sono da lodare le buone intenzioni del regista Thomas Carter e dei suoi collaboratori, fra i quali alcuni ottimi attori, come Robert Sean Leonard (Peter), e Barbara Hershey (la signora Muller).

Le altre valutazioni

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