Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: tratto dal libro "Tarzan" di Edgar Rice Burroughs - Scenegg.: Bayard Johnson, J. Anderson Black - Fotogr.(Scope / a colori): Paul Gilpin - Mus.: Christopher Franke - Montagg.: Harry Hitner - Dur.: 82' - Produz.: Michael Lake, Dieter Geissler, Stanley Canter.
Interpreti e ruoli
Casper Van Dien (Tarzan), Jane March (Jane), Steve Waddington (Nigel Ravens), Winston Ntshona (Mugambi), Rapulana Seiphemo (Kaya), Ian Roberts (capitano Dooley), Sean Taylor (Wilkes), Gys De Villers, Russel Savadier, Paul Buckby, Zane Meas, Barry Berk, Michael Gritten, Dimitri Cassar, Tony Caprari.
Soggetto
Tarzan/Lord Greystoke, in procinto di celebrare le nozze con la compagna Jane, viene disturbato da una visione tremenda: la distruzione della sua 'casa' nella giungla. Tarzan decide allora di tornare in quella sua casa 'adottiva', dove si rende ben presto conto di dover affrontare un gruppo di mercenari che, guidati dallo spietato Nigel, sono pronti a depredare la città di Opar. Quando Jane viene fatta prigioniera, gli indigeni attaccano l'ingresso della città con la dinamite ed entrano. Anche Tarzan riesce a forzare un accesso e a liberare Jane. Il custode della città si trasforma in drago. Tarzan e i guerrieri neri vanno all'assalto. Dopo una improvvisa, grande esplosione, Tarzan recupera l'oggetto magico simbolo della città e lo restituisce al capo tribù. Nella giungla adesso é tornata la pace. Tarzan e Jane finalmente possono sposarsi.
Valutazione Pastorale
Dalla prima apparizione cinematografica nel 1918, si é ormai perso il conto dei film che hanno tratto ispirazione dal personaggio creato da Edgar Rice Burroughs. Questa nuova 'versione' poco aggiunge o toglie a quello che si è visto in precedenza. Qui il taglio scelto é quello dell'avventura facile e scoperta. Tarzan come prototipo del protagonista di quelle situazioni in cui c'é da accorrere in difesa di torti e ingiustizie, di violenze sui deboli o sulla natura. Tutto raccontato senza pedanteria né ambizioni se non quella di far trascorrere un po' di tempo a fianco degli eroi in attesa del lieto fine. Film quindi di poche pretese ma da non disprezzare. Dal punto di vista pastorale, si tratta di un approccio positivo a quelle varie tematiche che da sempre suggerisce la letteratura per ragazzi (il coraggio, il pericolo, la giustizia, i sentimenti, la natura...). Film quindi accettabile, e semplicistico per il suo svolgimento svagato e leggero.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare coem proposta di svago per bambini e ragazzi, anche in visioni casalinghe.