Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: tratto dal romanzo "Ospitality suite" di Roger Rueff - Scenegg.: Roger Rueff - Fotogr.(Normale/a colori): Anastas N.Michols - Mus.: Christopher Young - Montagg.: Peggy Davis - Dur.: 90' - Produz.: Franchise Pictures, Trigger Street Productions.
Interpreti e ruoli
Kevin Spacey (Larry), Danny DeVito (Phil), Pete Facinelli (Bob), Paul Dawson.
Soggetto
In un albergo di Wichita, nel Kansas, tre venditori aspettano il momento fissato per la convention: dovranno cercare di convincere i possibili clienti convocati ad acquistare i lubrificanti industriali della ditta per cui lavorano. Larry e Phil lavorano insieme e sono amici ormai da alcuni anni, Bob del settore ricerche é nuovo ed é stato aggregato per fare esperienza. Cominciano a parlare tra loro, a mangiare qualcosa, finché arrivano gli ospiti. La convention segue il suo corso abituale. Quando tutti sono andati via, Larry osserva che non ha visto il più grosso tra i potenziali clienti, Dick Fuler. Con tranquillità, Bob dice di averlo incontrato e di aver parlato con lui di cani. Aggiunge che da lì Fuler si recava poi ad una festa privata. Larry vorrebbe andarci subito, ma Phil pensa che sia meglio mandare solo Bob. Il giovane esce. Mentre l'aspettano, Phil parla a Larry di Dio, di amicizia, di affetti. Torna Bob, dice che ha rivisto Fuler e che con lui ha parlato di Cristo. Tra Bob e Larry si accende una lite furibonda. Poi tutti, stanchi, vanno a dormire. La mattina dopo, Larry nell'atrio dell'albergo vede Bob che parla con Fuler. Da lontano si scambiano un sorriso.
Valutazione Pastorale
Il romanzo originario è stato rielaborato e adattato dallo stesso scrittore in una sceneggiatura dai sapori teatrali che si basa sull'unità di luogo, tempo,azione. Nella stanza d'albergo, la regia dell'esordiente Swanbeck si muove con estrema delicatezza e grande sensibilità; le luci dai colori forti giocano un ruolo non secondario nello scandaglio dei tre protagonisti. Se è vero che l'azione del "vendere un prodotto" é l'essenza stessa del sistema sociale americano, il suo traliccio, l'asse portante, e che il superamento della concorrenza è l'impegno principale di chi si accinge a vendere, il copione dà tutto questo per scontato ma allo stesso tempo cerca di capire se per caso non ci sia anche qualcos'altro, qualche ansia nascosta, qualche esigenza non detta, qualche domanda messa da parte eppure sempre presente. Nello scambio incalzante di battute i tre personaggi assumono atteggiamenti per loro stessi inediti, e dal dialogo nascono problemi via via più complessi e inquieti. I tre devono verificare su sè stessi quello che sembra banale ma tale non é: la vita non é una 'convention', e i valori della fiducia, della speranza, del rispetto non sono prodotti da vendere al miglior offerente. La fede va sperimentata vivendo: il tema religioso certo non trascura qualche aspetto un po' enfatizzato ed esteriore, si avverte il riferimento a quella ampia fascia americana di apostolato dei predicatori, anche televisivi. Ma ci sono sofferenza, affaticamento, voglia di tranquillità anche interiore. "Finirà bene" dice Phil, con l'ottimismo di chi spera nella provvidenza. Film sincero, di meditazione, di confessione sulla vita, con una canzone finale che sembra ribaltare tutto ma è la sintesi della confusione dalla quale bisogna uscire. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare molto positivamente, come raccomandabile,problematico negli sviluppi e valido per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, come proposta di cinema americano fuori dagli schemi consueti. Adatto per occasioni mirate, per approfondire i temi importanti indicati dalla vicenda.