THE GUILTY-Il colpevole

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Giovani, Giustizia, Politica-Società
Genere
Thriller
Regia
Anthony Waller
Durata
108'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Canada, Stati Uniti
Titolo Originale
The guilty
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
William Davie tratto dal romanzo "The guilty" di Simon Burke
Musiche
Debbie Wiseman
Montaggio
Alison Grace

Orig.: Stati Uniti/Canada (1999) - Sogg.: tratto dal romanzo "The guilty" di Simon Burke - Scenegg.: William Davie - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tobias Schliessler - Mus.: Debbie Wiseman - Montagg.: Alison Grace - Dur.: 108' - Produz.: Paul Cowan, Thomas Hedman, Lisa Richardson.

Interpreti e ruoli

Bill Pullman (Callum Crane), Devon Sawa (Nathan Corrigan), Gabrielle Anwar (Sophie Lennon), Angela Featherstone (Tanya Duncan), Joanne Whalley (Natalie Crane), Darcy Belsher (Dennnis), Jaimz Frazer . (Leo)

Soggetto

Avvocato difensore di grande successo, Callum Crane vive con la moglie e i due figli ma passa in realtà da un'avventura all'altra. Quando porta a casa la sua nuova segretaria, Sophie, finisce col violentarla in preda a troppo alcool. Pochi giorni dopo, Callum viene nominato giudice federale, e allora Sophie decide di ricattarlo. Per tutta risposta, lui la licenzia, convinto di poter evitare lo scandalo. Intanto il giovane Nathan, appena uscito di prigione dopo un furto d'auto, scopre di essere un figlio illegittimo di Crane. Messosi sulle tracce del padre per poterlo finalmente conoscere, lo incontra e si vede proporre da lui, ignaro della situazione, l'incarico di eliminare Sophie, di cui Nathan stesso si è innamorato. Nathan rifiuta ma è tutto inutile. Il suo amico Leo, alle strette per alcuni debiti da pagare, porta a termine l'omicidio. Nathan vuole vendicarsi dei comportamenti del padre e gli estorce su nastro la confessione dello stupro destinata al procuratore. Segue una intricata serie di ribaltamenti e doppi giochi, che portano Callum a pensare di averla fatta franca. Il giovane Leo, poi fatto uccidere, diventa il colpevole di tutto, Nathan torna dalla mamma, e Callum per azzerare tutto divorzia dalla moglie che a sua volta lo tradiva. Ma costei, prima di lasciare la casa, vede sul tavolo del marito una lettera indirizzata al procuratore e la imbuca, pensando di fargli un piacere. E' la confessione che Callum ha stuprato Sophie.

Valutazione Pastorale

Per quanto attiene alla trama, si tratta indubbiamente di un thriller: ad un certo punto l'intrigo si fa talmente complicato da far perdere di vista la logica e la successione degli avvenimenti, e non mancano passaggi un po' superflui. Un film di maniera, quindi, che dentro le geometrie arzigogolate del racconto, delinea e a poco a poco fa crescere il ritratto di certe fasce sociali americane: quella altoborghese di un professionista senza scrupoli, capace di dimostrare l'innocenza di ricchi colpevoli; quella popolare dei balordi in difficoltà. Ambienti, atteggiamenti, situazioni compongono un quadro ben poco esemplare, fatto di ricatti, soprusi, prevaricazioni. Il perbenismo dietro la facciata dei soldi, gli intrecci della violenza, la fatalità che incombe su una giustizia spesso negata sono passaggi significativi del racconto, accanto alla ricerca che il figlio fa del padre. Certo tutto é abbastanza contorto, e le psicologie restano appena abbozzate, quasi sommerse dall'incalzare degli eventi, costruiti per non dare un attimo di respiro. Qualche elemento interessante si affianca dunque a momenti non ben calibrati e un po' artificiosi, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, e oercorso da non poca ambiguità. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film può essere proposto in modo mirato, come esempio di thriller del terzo millennio, e messo a confronto con le caratteristiche tipiche del 'genere'. Arttenzione é da tenere per i minori in occasione di passaggi televisivi.

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