THE HOLE

Valutazione
Inaccettabile, ambiguo
Tematica
Amicizia, Giovani, Male
Genere
Thriller
Regia
Nick Hamm
Durata
102'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
The hole
Distribuzione
Nexo
Soggetto e Sceneggiatura
Ben Court, Caroline Ip tratto dal romanzo "The hole" di Guy Burt
Musiche
Clint Mansell
Montaggio
Niven Howie

Orig.: Gran Bretagna (2000) - Sogg.: tratto dal romanzo "The hole" di Guy Burt - Scenegg.: Ben Court, Caroline Ip - Fotogr.(Scope/a colori): Denis Crosan - Mus.: Clint Mansell - Montagg.: Niven Howie - Dur.: 102' - Produz.: Lisa Bryer, Jeremy Bolto, Pippa Cross.

Interpreti e ruoli

Thora Birch (Liz), Embeth Davidz (Philippa Harwood), Desmond Harrington (Mike), Daniel Brocklebank (Martin), Laurence Fox (Geoff), Keira Knightley . (Frankie)

Soggetto

In flash-back, davanti ad una videocamera, Liza, studentessa in un'esclusiva scuola britannica, racconta come si sono svolti i fatti. Tutto è cominciato, quando il coetaneo Michael ha lanciato una bizzarra proposta: lui, Liz e altri tre compagni (Mike, Geoff, Frankie) dovevano calarsi in un bunker sotterraneo solo a lui noto, e restarvi chiusi per tre giorni. Così avviene ma, una volta dentro, qualcuno si accorge che ci sono microfoni sistemati in punti strategici. Allora fanno finta di stare male e di odiarsi, pronunciando frasi violente. Quando il portello si apre, escono e affermano di aver superato la prova. Liz torna a casa. Ma il racconto ha anche un'altra prospettiva. Frankie, la ragazza, muore nel bunker, Poi Mike uccide Geoff. Liz minaccia di uccidersi, ma Michael le dice 'ti amo'. La mattina dopo, Liz vuole aprire la botola per andare via, lui reagisce e muore infilzato. La polizia che indaga sull'omocidio, non riesce a trovare un movente olausibile, e il caso viene archiviato come sucidio. Liz però si intromette, e fa incolpare lo psicanalista.

Valutazione Pastorale

L'andamento a corrente alternata, tra flash-back e cambi di prospettiva, non aiuta a districarsi in un racconto che é certo da definire 'thriller' ma che ugualmente sconta una eccessiva disinvoltura narrativa. Si tratterebbe alla fine della storia di un inganno prolungato, di un beffardo scherzo perpetrato da giovani inconcludenti ai danni di persone innocenti. Un gioco che comincia per divertirsi e finisce per mettere a repentaglio la vita di tante, troppe persone. Si dovrebbe intravedere un tono di denuncia ( sia dei mali di certi ambienti altoborghesi sia delle debolezze della ragazza) per offrire una motivazione valida al percorso improbabile e scombinato del copione. Ma questi motivi, se ci sono, restano molto di sfondo. In primo piano rimane una serie di esagerazioni, di eccessi e qualche compiacimento nel descrivere l'incrudelirsi dei rapporti tra i ragazzi. E, soprattutto, sembra che l'inganno arrivi tutto sommato come soluzione vincente, a qualificare il successo della prptagonista. Dal punto di vista pastorale, la non perfetta chiarezza degli aspetti più propositivi induce a valutare il film come inaccettabile, e sicuramente ambiguo. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze.

Le altre valutazioni

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