Orig.: Gran Bretagna/Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Milo Addica, James Marsh - Fotogr.(Scope/a colori): Eigil Bryld - Mus.: Max Avery Lichtenstein - Montagg.: Jinx Godfrey - Dur.: 102' - Produz.: Milo Addica, James Wilson.
Interpreti e ruoli
Gael Garcia Bernal (Elvis Sandow), William Hurt (David Sandow), Pell James (Malerie Sandow), Paul Dano (Paul Sandow), Laura Harring (Twyla Sandow), Milo Addica . (Bruno), Derek Alvarado (Scott), Laura Clifton (Murray), Jessica Schwartz (Diane), Mohammad Ahmed . (Chopra)
Soggetto
Congedatosi dal servizio militare in Marina, il giovane Elvis arriva in una cittadina del Texas, deciso a ritrovare il padre che non ha mai conosciuto. L'uomo si chiama David, é il pastore della locale chiesa battista, é sposato e ha due figli adolescenti, Malerie e Paul. Al primo approccio David respinge Elvis, il quale allora adotta un'altra strategia. Comincia a corteggiare e ben presto avvia una relazione con la sedicenne Malerie, la quale si innamora di lui e arriva a portarlo nel letto di casa. Quando Paul si accorge della situazione e intima a Elvis di non farsi più vedere, questi lo uccide a freddo. Paul viene dato per scomparso e, qualche tempo dopo, Malerie dice a Elvis di essere incinta. Ora lui la informa dell'omicidio, aggiungendo di essere stato costretto. David intanto cambia atteggiamento e arriva ad ospitare Elvis a casa, riconoscendolo a pieno titolo come figlio. Quando però la moglie Twyla comprende tutta la verità, ad Elvis non resta altro che uccidere brutalmente anche lei e Malerie. Poi si reca nell'ufficio di David in chieaa e gli dice: "Devo sistemare le cose con Dio".
Valutazione Pastorale
Si tratta di un cervellotico, delirante melodramma che, dietro le apparenze della critica a certa società americana ottusa e malata di fanatismo, fa passare azioni e comportamenti all'insegna della più vieta ipocrisia. La religiosità del pastore David é sbandierata in tutta la sua stupidità al di sopra della misura e senza un minimo equilibrio. La catena di delitti é proposta come reazione inevitabile e espediente narrativo che dovrebbe mettere a nudo il diapason della tragedia. Tra le possibili premesse e quello che il regista racconta si crea un divario ben presto ampio e alla fine incolmabile. A trionfare resta solo il desiderio di vendetta del protagonista, e la sua totale mancanza di scrupoli. Ne esce un reperto di abiezioni tanto incongruo quanto gratuito. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile e del tutto negativo.
UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. Molta attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.