THE LAST STATION

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Matrimonio - coppia, Movimenti e sette, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Michael Hoffman
Durata
112'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Germania, Russia
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Hoffman tratto dal romanzo "L'ultima stazione" di Jay Parini
Musiche
Sergei Yevtushenko
Montaggio
Patricia Rommel

Orig.: Russia/Germania (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo "L'ultima stazione" di Jay Parini - Scenegg.: Michael Hoffman - Fotogr.(Scope/a colori): Sebastian Edschmid - Mus.: Sergei Yevtushenko - Montagg.: Patricia Rommel - Dur.: 112' - Produz.: Zephyr Films, Samfilm Produktions, Andrei Konchalovsky Production Center.

Interpreti e ruoli

Helen Mirren (Sofya Tolstoj), Christopher Plummer (Leo Tolstoj), James Mcavoy (Valentin Bulgakov), Paul Giamatti (Vladimir Chertkov), Anne Marie Duff (Sasha Tolstoj), Kerry Condon (Masha), Patrick Kennedy (Sergeyenko), John Session (Dushan), Tomas Spencer . (Andrej Tolstoj)

Soggetto

Unione Sovietica, 1910. Lev Tolstoj, scrittore celebrato, ha ormai deciso di rinunciare al titolo nobiliare e ai diritti sulle proprie opere. Intende così dare concretezza a quelle rinnovate idee politico-sociali, che lo hanno indotto a creare uno sorta di scuola aperta a giovani che lo adorano e lo seguono con venerazione. In questo modo però il contrasto con la contessa Sophie, da quasi cinquanta anni amata moglie, si fa sempre più aspro. Partito senza di lei per il sud del Paese, Tolstoj accusa un malore. Ricoverato in una stazioncina, muore, confortato dalla presenza di Sophie, che in un primo momento la figlia aveva tenuto fuori della porta.

Valutazione Pastorale

Tratta da un libro, la ricostruzione dell'ultimo anno di vita di Lev Tolstoj é affidata ad una scelta espressiva di tono memorialistico e illustrativo più che sinceramente approfondito. La regia di Michael Hoffman é più preoccupata della cornice che non del contenuto. Ne esce una illustrazione d'epoca sapiente non confortata da una adeguata riflessione su argomenti, scelte politiche e filosofiche. Una bella messa in scena dunque, edulcorata e sentimentale, ma poco incisiva sotto il profilo drammaturgico. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e del tutto semplice.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in seguito come affresco d'epoca su fatti e personaggi comunque esistiti e storici.

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