Sogg.: tratto dal romanzo "The Golden Egg" di Tim Krabbè - Scenegg.: Todd Graff - Fotogr.: (normale/a colori) Peter Suschitzky - Mus.: Jerry Goldmith - Montagg.: Bruce Green - Dur.: 109' - Produz.: Larry Brezner, Paul Schiff
Interpreti e ruoli
Jeff Bridges (Barney Cousins), Kiefer Sutherland (Jeff Harriman), Nancy Travis (Rita), Sandra Bullock (Lynn), Lisa Eich Horn (Helene), George Hearn (Arthur Bernard), Maggie Linderman, Lynn Hamilton, Garrett Bennett
Soggetto
Jeff Harriman e Diane Shaver, una simpatica coppia di giovani, sono in vacanza nell'Oregon. Ad una stazione di servisio, Diane scende un momento dall'auto e scompare. Preoccupato e poi disperato, Jeff la cerca, ma la ragazza (forse un rapimento?) sembra sparita nel nulla. Jeff (è un promettente scrittore di romanzi), per tre anni fa l'impossibile per venirne a capo, egli vuole conoscere la verità, sapere almeno se Diane è viva o morta. Poi conosciuta Rita se ne innamora: costei è decisa a liberarlo da quella che è diventata un'autentica ossessione. Fino a quando ha modo di contattare Barney Cousins, un chimico, un mitomane psicopatico: è lui che, cloroformizzata Diane nella propria macchina parcheggiata davanti a quella stazione di servizio, l'aveva uccisa e sepolta accanto ad una casetta fra i boschi. Barnes a Jeff dice che il rapitore è lui ma che, se vuole sapere come tutto si svolse e dove è la sua fidanzata, dovrà compiere le stesse azioni della scomparsa. Dopo aver violentemente colpito il rapitore, Jeff comprende che non ha scelta e cede, lascia la casa di Rita e parte in automobile con l'uomo verso la foresta. Là, pur di conoscere infine la verità. Egli beve come Diane un caffè drogato e Barnes lo sotterra ancora vivo tra gli alberi. Rita, che è riuscita a conoscere l'ubicazione della casa di Cousins, coraggiosamente va ad affrontarlo sul posto. Barnes fiuta l'occasione e versa un altro caffè drogato alla ragazza, destinandola ad identica fine, ma lei riesce ad avere la meglio, resiste al miscuglio e, dopo aver tentato invano di telefonare alla polizia, ferisce Barnes, scava la terra accanto alla casa (e che ha notato smossa da poco), per liberare Jeff, mezzo soffocato, ma vivo. Jeff con una vanga uccide il folle, e scopre la tomba dell'infelice Diane. Arrivato alla dolorosa verità, Jeff intende scrivere un libro sul più tragico episodio della sua vita, ora ch el'energia e l'amore di Rita lo hanno aiutato a superarlo.
Valutazione Pastorale
il thriller che George Sluizer a diretto ispirandosi al romanzo "The golden egg" di Tim Krabbè, mantiene meno di quanto sembrava promettere. Il mistero scatta all'inizio con quella giovane donna dissoltasi nel nulla. Poi prevalgono le ragioni e le brutalità del seguito e quindi si resta intrappolati nelle leggi del thriller. Barnes è uno psicopatico e quando è di scena tutta l'atmosfera si fa morbosa e malsana. Tra l'altro parla di frontiera tra il bene e il male; porta un braccialetto con il segno dell'infinito, per cui la vicenda si snoda tra schegge scientifiche o pseudo-filosofiche e violenze spietate. Barnes delira e Jeff che per parte sua è preda di una pericolosa ossessione (i ricordi, gli interrogativi senza risposta, la ricerca della verità per dolorosa che possa risultare) gli fa da contrappunto. Il film non è mal congegnato, ma appare definibile come lambiccato e contorto. In mano ad una regia più sensibile e più attenta agli aspetti psicologici, forse non sarebbe apparso così negativo e malsano.