TIMECOP – INDAGINE DAL FUTURO

Valutazione
Inaccettabile, Violento
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Peter Hyams
Durata
100'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
TIMECOP
Distribuzione
Cecchi Gori Group
Soggetto e Sceneggiatura
Mark Verheiden Mike Richardson, Mark Verheiden
Musiche
Mark Isham
Montaggio
Steven Kemper

Sogg.: Mike Richardson, Mark Verheiden - Scenegg.: Mark Verheiden - Fotogr.: (scope/a colori) Peter Hyams - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Steven Kemper - Dur.: 100' - Produz.: Moshe Diamant, Sam Raimi, Robert Tapert

Interpreti e ruoli

Jean-Claude Van Damme (Max Walker), Mia Sara (Melissa Walker), Ron Silver (Aaron Mc Comb), Gloria Reuben (agente Fielding), Bruce Mc Gill (Matuzak), Scott Bellis (Ricky), Jason Schombing (Atwood), Scott Lawrence, Kenneth Welsh, Brent Woolsey

Soggetto

nel 2004, la commissione di Controllo del Tempo tenta di impedire i viaggi in una precedente dimensione temporale resi possibili da un'invenzione che alcuni criminali stanno usando per compiere furti ed omicidi nel passato. L'agente Max Walker, che ha perso la moglie Melissa nel 1994 in un assalto di teppisti, inizia a tornare nel 1929, per fermare il suo ex collega di pattuglia, che gli confida di essere corrotto e minacciato dal senatore Aaron McComb, candidato alla presidenza degli Stati Uniti che sta finanziando coi viaggi nel tempo la sua campagna elettorale. Costui si è fatto eleggere presidente della commissione e minaccia larvatamente Max che, affiancato da un suo collega di colore, Fielding, torna nel 1994, per raccogliere prove contro il senatore, che torna alla sua vecchia ditta di informatica per annullare la cessione della sua quota; sconsiglia quindi il sé stesso di allora di cedere le quote ed uccide il socio. L'agente Fielding tradisce Max, essendo pagata e minacciata da McComb, ma riesce ad evitare l'eliminazione ed a tornare nel 2004. Qui però il presente è cambiato ed il suo capo Matuzak, non lo riconosce; fra l'altro McComb sta per smantellare la commissione. Mark, convinto che l'agente Fielding sia ancora viva ed in grado di testimoniare, convince Matuzak a rinviarlo nel passato. Qui Mark preleva un campione sanguigno dell'agente Fielding come prova, ma trova anche le analisi della moglie che ne indicano lo stato di gravidanza. Decide allora di salvarla impedendo ai teppisti di assalire il suo alter ego di allora. La lotta è accanita tra i due Max ed i banditi, con l'aggravante dell'arrivo di McComb che lo vuole morto. Lui allora convoca l'alter ego del senatore e riesce ad annientarli ed a salvare la moglie ed il futuro figlio.

Valutazione Pastorale

film fantascientifico-poliziesco quanto mai farraginoso, questo interpretato dall'atletico ed inespressivo Van Damme, con una tale esasperata variazione sul tema da sconcertare anche lo spettatore più disposto alle concessioni della fantasia. E meno male che si ipotizza soltanto la possibilità di viaggiare nel passato, in quanto il futuro "è ancora da determinare". Molti e svariati gli effetti speciali grazie ad un’invenzione sempre efficace, nonché a luci e fotografia personalmente dirette dallo stesso regista. Dal punto di vista pastorale la violenza sembra la connotazione saliente del film: violenza di immagini, violenze fisiche, con armi e a mani nude, tra protagonisti delle risse e delle sparatorie che si susseguono senza posa, con il solito sottofondo di sete di potere, arroganza, disonestà, alterigia, tradimenti e corruzione degli onesti. Van Damme si esibisce a volte cadendo nel risibile. Di positivo ci sarebbe l'amore coniugale tra Max e Melissa, ma tutto è talmente inserito in un'atmosfera acre e densa di violenza e crudezza che non si può che respingere decisamente tale pellicola soprattutto pericolosa per i giovani che ne vengono stimolati all'imitazione di gesti tanto atletici quanto pericolosi e brutali.

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