TIN CUP

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Sport
Genere
Commedia
Regia
Ron Shelton
Durata
134'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
TIN CUP
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
John Nor
Musiche
William Ross
Montaggio
Paul Seydor, Kimberly Ray

Sogg. e Scenegg.: John Nor-ville, Ron Shelton - Fotogr.: (scope/ a colori) Russell Boyd - Mus.: William Ross - Montagg.: Paul Seydor, Kimberly Ray - Dur.: 134' - Produz.: Gary Foster, David Lester

Interpreti e ruoli

Kevin Costner (Roy McAvoy), Rene Russo (Molly Griswold), Don Johnson (David Simms), Cheech Marin (Romeo Posar), Linda Hart (Doreen), Dennis Burkley, Rex Linn, Lou Myers, Richard Lineback, George Perez, Mickey Jones, Michael Milhoan, Gary McCord, Craig Stadler, Peter Jacobsen, Jim Nantz, Ken Venturi, Ben Wright

Soggetto

A Salomè, una cittadina del Texas, vive Roy McAvoy dando lezioni di golf ai principianti. Poteva essere un campione in quanto non gli difettano intelligenza, esperienza e grinta ma è imprudente e testardo. Anche la sua vita sentimentale è un fallimento: Doreen, la compagna, proprietaria di una scuola di danza esotica, non sopporta di vederlo ridotto a fare l'aiutante in un campo che un tempo era suo, e che lui aveva perso per una scommessa sconsiderata con David Simms, suo rivale. Gli è rimasto, vicino e fedele, solo Romeo Posar, suo amico e consigliere. Frattanto sul campo di golf giun-ge Molly Griswold, una psicologa: si è procurata una completa attrezzatura e vuole lezioni da Roy. All'inizio sembra che i due fatichino ad intendersi, ma a poco a poco, tra battibecchi e sorrisi, i consigli della psicologa e l'esperien-za sportiva di Roy prevalgono sulle schermaglie iniziali. Quando Roy si dichiara innamorato, Molly ne rimane sconcertata essendo fidanzata con Simms. Pur di conquistare la donna Roy accetta una sfida con David, ma vie-ne sconfitto. Recuperato Romeo, che lo aveva lasciato mal sopportando le sue stranezze, Roy riprende ad allenarsi con impegno e supera a poco a poco la sua depressione anche perché, dopo un colloquio con Molly, si è convinto che per conquistarla deve riscattarsi come campione. Decide, pertanto, di partecipare al torneo "U.S.Open" al quale è iscritto anche David. Accompa-gnato dal fido Romeo che gli fa da portasacco e da accorto consigliere, Roy si reca sul campo di gara: "U.S. OPEN" è il più noto e difficile torneo di golf d'America. Mentre Roy appare preoccupato e nervoso (rifiuta addirittura un autografo ad un bimbo) David, invece, è sereno e arrogante; rilascia intervi-ste e si fa pubblicità. L'arrivo di Molly, che scommette per lui, stimola Roy: si concentra e vince la prima fase del torneo, qualificandosi per la successi-va. Nella fase finale del torneo, Roy, che i giornalisti chiamano scherzosa-mente "Tin Cup", fallisce il primo colpo, ma poi recupera. Le prove del grande torneo, sempre più impegnative, si susseguono tra parziali successi e vistosi insuccessi per "Tin Cup" che, dopo aver fallito un colpo, recupera con un "rimbalzo" ed accede alla "finalissima". Tenace nelle sue decisioni, Roy, dopo una lunga serie di colpi finiti in acqua, riesce a lanciare la pallina al di là dello stagno e vince il torneo. Molly e Roy, dopo un abbraccio, riflet-tono assieme: hanno imparato entrambi, uno dall'altro.

Valutazione Pastorale

Diretto da un regista già distintosi nel realizzare film su soggetti sportivi, Tin Cup è una convenzionale commedia che risente della fragilità e delle incongruenze della sceneggiatura, rese ancor più evi-denti dal montaggio, ripetitivo nelle sequenze selezionate ed approssimato nei ritmi. Anche la poca accuratezza delle riprese e l'interpretazione dei per-sonaggi, resi con superficialità nella loro caratterizzazione e nell'evolversi dei rispettivi sentimenti, lasciano una certa sensazione di "noioso" e di "banale". Alcune situazioni e scene scabrose motivano il giudizio.

Le altre valutazioni

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