TOM & VIV – NEL BENE, NEL MALE, PER SEMPRE ***

Valutazione
Accettabile-riserve, Complesso, Dibattiti
Tematica
Malattia, Matrimonio - coppia, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Brian Gilbert
Durata
122'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
TOM & VIV
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Hastings, Adrian Hodges Tratto dall'omonima opera teatrale di Michael Hastings
Musiche
Debbie Wiseman
Montaggio
Tony Lawson

Sogg.: Tratto dall'omonima opera teatrale di Michael Hastings - Scenegg.: Michael Hastings, Adrian Hodges - Fotogr.: (scope/a colori) Martin Fuhrer - Mus.: Debbie Wiseman - Montagg.: Tony Lawson - Dur.: 122' - Produz.: Marc Samuelson, Harvey Kass, Peter Samuelson

Interpreti e ruoli

Willem Dafoe (Thomas Stearns Eliot), Miranda Richardson (Vivienne Haigh-Wood), Rosemary Harris (Rose Haigh-Wood), Tim Dutton (Maurice Haigh-Wood), Nickolas Grace (Bertrand Russell), Clare Holman (Louise Purdon), Philip Locke (Charles Haigh-Wood), Geoffrey Bayldon

Soggetto

la giovane aristocratica Vivienne Haigh-Wood, bella, intelligente e vivace, sposa Thomas Stearns Eliot, studente americano del Merton College di Oxford, approfittando di un'assensa dei severi genitori e con la complicità del fratello minore Maurice. Ben presto però Tom scopre che la moglie, che soffre di dismenorrea e fibrillazioni dovute a disfunzioni glandolari, ha dei momenti di forte squilibrio psichico, dovuti anche ai cocktail di farmaci che è costretta ad assumere. Tom si presenta alla famiglia, accolto con diffidenza dal padre e con simpatia dalla madre: pertanto gli sposi sono costretti a convivere con il filosofo Bertrand Russel, ex insegnante di Tom e molto amico dei due, ma in seguito vengono riammessi in famiglia. Consulti medici non sembrano lasciare prospettive di guarigione per Viv. Intanto Maurice parte per il fronte, mentre Tom, con l'appoggio della moglie, pubblica le sue prime poesie, che non bastano certo per sopravvivere. Tom entra così in banca, e Viv, che lo vede come un recluso, gli fa delle scenate, irritata anche dall'avvicinarsi di Tom alla Chiesa attraverso il vescovo di Oxford. Maurice torna sano e salvo, e Tom pubblica "The waste Land", che consolida così la sua fama. Le condizioni di Viv peggiorano, ed alla morte del padre il patrimonio di Viv viene posto sotto la tutela del marito e del fratello, che parte per l'Africa. Comprata una casa, Tom lavora presso una casa editrice. Ma alla situazione economica finalmente tranquilla non corrisponde il clima familiare, sempre più burrascoso per le esibizioni di Viv, che, sentendosi esclusa dalla vita letteraria di Tom, che nel frattempo si è fatto battezzare, giunge a versargli cioccolata fusa nella cassetta della posta o a minacciare con un coltello da teatro le amiche, accusate di insidiare Tom. Infine, confortato da Maurice e avversato dalla suocera, Tom acconsente, seppure a malincuore, alla reclusione di Viv in un istituto psichiatrico, dove la donna muore dopo undici anni senza più rivederlo, ma dichiarando al fratello che, unico, si reca a trovarla, di amare sempre il marito.

Valutazione Pastorale

narrare una vicenda storica, e per giunta recente, costituisce sempre un banco di prova assai scivoloso per chiunque, ma il regista Brian Gilbert, con questo intenso, drammatico e bellissimo film dà ampio saggio delle sue qualità di narratore, di psicologo, di persona attenta non solo ai dettagli di una sceneggiatura impeccabile, ma soprattutto ai moti così contrastanti, densi di drammatici chiaroscuri, di fugaci gioie e di crescenti amarezze che turbano e travolgono la vita dei protagonisti. La drammatica storia della prima moglie del grande poeta rivive sullo schermo attraverso le straordinarie sfumature che Miranda Richardson, qui al massimo delle sue capacità, dona al suo tormentato personaggio. Storia di impulsi generosi e di perbenismo, di amicizia e di tradimenti, di egoismo e di lacerazioni. Tutto un mondo che rivive nelle straziate immagini della poesia di Eliot, che riflette evidentemente la tensione, l'amarezza, lo strazio di una storia d'amore che la malattia della moglie porta ad un doloroso congelamento. Dramma realistico ed angosciante, che la sobrietà della narrazione rappresenta con realismo, non trascurando i contorni storici della vicenda. La scabrosità di talune situazioni richiede delle riserve.

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