TOSCA E ALTRE DUE

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Donna, Musica, Storia, Teatro
Genere
Commedia
Regia
Giorgio Ferrara
Durata
88'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Franca Valeri, Enrico Medioli tratto dal testo teatrale di Franca Valeri
Musiche
Alessio Vlad
Montaggio
Massimo Quaglia

Orig.: Italia (2003) - Sogg.: tratto dal testo teatrale di Franca Valeri - Scenegg.: Franca Valeri, Enrico Medioli - Fotogr.(Normale/a colori): Giovanni Battista Marras - Mus.: Alessio Vlad - Montagg.: Massimo Quaglia - Dur.: 88' - Produz.: Elide Melli per Cosmo Production.

Interpreti e ruoli

Adriana Asti (Iride), Franca Valeri (Emilia), Franco Interlenghi (Sciarrone), Carlo Cecchi (il prologo), Alessandro Safina (Mario Cavaradossi), Maria Pia Ionata (Floria Tosca), Andrea Roncato (il capocomico), Aldo Puglisi (Spoletta), Cesare Gelli

Soggetto

Da anni ormai lontani custode inflessibile di Palazzo Farnese, di cui abita la portineria insieme all'indolente marito, Emilia controlla chi entra e chi esce ma non osa mai salire ai piani superiori. Un sera bussa alla sua porta Iride, che si presenta come moglie di Sciarrone, uno degli sgherri che, per conto del barone Scarpia, capo della polizia, stanno torturando il pittore ribelle Cavaradossi. Scarpia in realtà ha un secondo fine: mettere paura a Tosca, che lui vuole conquistare e spingerla tra le sue braccia con il ricatto. Mentre ai piano alti procede l'intreccio, nella portineria è cominciato il dialogo tra la diffidente Emilia e l'esuberante Iride. Quest'ultima racconta di essere (o essere stata) attrice di grido conosciuta e applaudita, di avere avuto una vita movimentata comprensiva di molte avventure sentimentali. Emilia non la segue, non replica, risponde con alcune osservazioni sul ruolo della donna e quello dell'attrice. Di sopra intanto il dramma fatto di equivoci e inganni reciproci procede verso la tragica conclusione: Scarpia viene ucciso da Tosca ma ciò non basta a salvare Cacaradossi che muore fucilato. Iride intanto ha confidato ad Emilia l'intenzione di lasciare Roma e di tornare alla tournèe teatrale. Esce di nascosto da Palazzo Farnese e, all'alba, salita su una barca esce dalla città lungo il Tevere.

Valutazione Pastorale

Dal proprio recente, e notevole, successo teatrale, Franca Valeri trae (con la collaborazione di Enrico Medioli) un copione non facile da costruire e tuttavia messo insieme con arguzia e senso della prospettiva storica. All'idea portante di costruire intorno alla arcinota e un po' stereotipata vicenda della Tosca pucciniana una cornice di 'alterità' e di estraneità che rasenta quasi l'indifferenza, si aggiunge infatti la sensazione che sia azzeccata la decisione di giocare a carte scoperte: ossia di far vedere che quella Roma ottocentesca é ricostruita, che non si vuole mostrare il 'vero' ma anzi far entrare il cinema in sagace contaminazione tra teatro e musica, sottraendo attenzione al melodramma e mettendo sotto la luce dei riflettori due escluse dalla Storia con la S maiuscola. Così la custode e l'attricetta sono due prototipi di donne che non muoiono per amore ma anzi cercano, in modi diversi, di prolungarne gli effetti. Storia insolita, spigliata e beffarda, dialoghi incalzanti resi credibili dalla naturale bravura delle due protagoniste (la milanese Franca Valeri, romanesca Emilia...), atmosfera generale tendente al recupero della spontaneità e della generosità come veicoli per una vita più aperta e disponibile. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto com esempio di un cinema italiano in grado di proporre una sintesi tra immagine, teatro, musica.

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