Sogg. e Scenegg.: Hugh Leonard - Fotogr.: (panoramica/a colori) Ashley Rowe - Mus.: Carl Davis - Montagg.: Peter Tanner - Dur.: 97' - Produz.: Jo Manuel
Interpreti e ruoli
Joan Plowright (Dorothy Doyle Counihan), Mia Farrow (miss O' Hare), Natasha Richardson (Edwina Broome), Adrian Dunbar (Godfrey), Jim Broadbent (Clancy), Rynagh O' Grady (Maddie), Michael James Ford (Rokesby), John Kavanagh, Anne Kent
Soggetto
nel 1920, la tranquilla vita del villaggio irlandese di Kilshannon, dominato da un gruppo di vedove che abitano sulla collina di Widow's Peack, è turbata dall' arrivo della bella e spigliata ereditiera inglese Edwina Broome, vedova di un eroe di guerra. Mentre Dorothy Doyle Counihan, agiata ed indiscussa leader delle vedove del luogo, accetta l'innamoramento del figlio unico Godfrey con l' affascinante straniera, costei inizia ad urtarsi, in un crescendo di inspiegabili screzi ed offese con miss O' Hare, una zitella che gode delle attenzioni del locale dentista, Clancy. I dispetti tra le due donne culminano durante una regata festiva, quando Edwina urta col motoscafo di Godfrey, che l' ha appena chiesta in moglie, la barca della "nemica". Ma avviene che al ricevimento susseguente, miss O' Hare venga importunata da Rokesby, un ufficiale britannico ubriaco, che le rivela di aver incontrato Edwina in un bordello di Antibes. Costei, decisa a trionfare sulla "nemica", attraverso la cameriera Maddie, superpettegola della comunità, viene a sapere che miss O' Hare, dopo aver avuto una bambina trenta anni prima, è stata costretta da Dorothy a darla in adozione per evitare lo scandalo. Edwina lo rivela a Clancy che, desolato, lascia miss O'Hare. Costei furiosa, affronta Edwina durante il banchetto di fidanzamento: ammette il suo peccato giovanile, ma svela, tra la costernazione dei presenti, anche le attività della rivale in Costa Azzurra. "Adirata" Edwina raggiunge miss O' Hare sulla barca per un chiarimento a due; quindi rientra da sola, affermando che l'altra, improvvisamente scomparsa, sia semplicemente scesa. Si draga il fiume e si stampano addirittura manifesti dove si chiede l' impiccagione di Edwina Broome. Poi, a sorpresa, ricompare miss O' Hare, che è stata da una cugina, ed Edwina Broome fa causa ai Doyle Counihan per diffamazione. Con i soldi ottenuti Edwina, che non è altri che la figlia abbandonata da miss O' Hare, con costei insieme a Clancy e Rokesby, inizia una nuova vita.
Valutazione Pastorale
la fotografia e la sceneggiatura sono certo tra i maggiori punti di forza di questo film, ben diretto da John Irving e interpretato da un cast validissimo. Si tratta, a ben vedere, di una sorta di "stangata" al femminile, immersa in uno splendido paesaggio irlandese anni '20, e dove vedove, intrallazzi matrimoniali, passati da nascondere dominano la vicenda. La truffa è abile ed alquanto discutibile, anche se le puritane vedove hanno privato una madre della sua piccola in cambio di un' omertà ed un atteggiamento sottomesso che hanno evidentemente fatto covare in lei la trama per l' elaborata e variopinta vendetta, complice proprio quella bambina che è divenuta una donna affascinante. Qualcosa però stride in questo film, che vuole essere scherzoso nei toni: emerge un disegno lucroso e truffaldino e c'è uninsistita ridicolizzazione della figura di un religioso. È un peccato, perchè il film si muove con bella agilità di dialoghi, buone dosi di ironia e copioso sforzo scenografico.