TRON LEGACY

Valutazione
Futile, superficialità
Tematica
Avventura, Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Nuove tecnologie
Genere
Fantascienza
Regia
Joseph Kosinski
Durata
127'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Edward Kitsis, Adam Horowitz tratto dai personaggi creati da Steven Lisberger, Bonnie MacBird
Musiche
Daft Punk
Montaggio
James Haygood

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: tratto dai personaggi creati da Steven Lisberger, Bonnie MacBird - Scenegg.: Edward Kitsis, Adam Horowitz - Fotogr.(Scope/a colori): Claudio Miranda - Mus.: Daft Punk - Montagg.: James Haygood - Dur.: 127' - Produz.: Steven Lisberger, Sean Bailey, Jeffrey Silver, Julien Lemaitre.

Interpreti e ruoli

Jeff Bridges (Kevin Flynn/Clu 2.0), Garrett Hedlund . (Sean Flynn), Olivia Wilde (Quorra), Beau Garrett (Jem), Michael Sheen (Castor), James Frain (Jarvis), Bruce Boxleitner (Alan Bradley/Tron), Anis Cheurfa (Rinzler), Serinda Swan (Siren), Yaya DaCosta (Siren), Elizabeth Mathis (Siren)

Soggetto

Quand'era piccolo, il padre Kevin lo ha salutato una sera, promettendo di tornare presto, ma poi é sparito. Ora, a 27 anni, Sam Flynn, esperto di tecnologia, decide di indagare su quella scomparsa. Si ritrova così, insieme all'amica Quorra, nel mezzo di un universo cibernetico, che si rivela molto pericoloso. Tra programmi crudeli, giochi r schiere di cloni, Sam riesce a recuperare la presenza del padre, e insieme a lui comincia una difficile battaglia per il ritorno sulla Terra.

Valutazione Pastorale

"Tron", uscito nel 1982, é ricordato come il primo lungometraggio dedicato interamente a parlare di realtà virtuale. Con lo sviluppo incalzante delle nuove tecnologie, la fama di quel film come apripista di nuovi scenari é cresciuta fino a configurare l'etichetta di cult per le successive generazioni. In questa prospettiva il 'seguito' appare inevitabile. Ecco dunque nuove avventure nel cyberspazio, agganciate alle possibilità offerte da inedite prospettive teniche. Qui il ricorso all'effetto speciale non é di supporto ma diventa protagonista al punto da creare i passagi narrativi. I personaggi cioé si muovono e vivono per quanto viene loro consentito dai giochi dei vari livelli spaziali. Dopo la prima ora, la confusione comincia a prevalere, la logica dei passaggi cede il passo al non spiegato, la dinamica degli spostamenti perde consequenzialità, non si sa più chi insegue e chi è inseguito. Di certo l'ansiosa ricostruzione del rapporto padre/figlio, il duello finale, lo scontro a mani nude rischiano di rappresentare ancora uan volta una sorta di western degli spazi profondi. Ma l'insieme traballa molto, e nel finale arriva la noia. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come futile, e nell'insieme attraversato da superficialità.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presenti i limiti sopra indicati. Forse la proposta é indicata per amanti del 'genere' e appassionati del film precedente.

Le altre valutazioni

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