Sogg. e Scenegg.: Bertrand Blier, Marie-Noel Zurstrassen - Fotogr.: (scope/a colori) Philippe Rousselot - Mus.: Franz Schubert - Montagg.: Claudine Merlin, Sylvie Quester - Dur.: 89' - Produz.: Cinè Valse, D.D. Produzione, Orly Film - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Gerard Depardieu (Bernard), Josiane Balasko (Colette), Carole Bouquet (Florence), Roland Blanche (Marcello), François Cluzet (Pascal), Didier Benureau (Leonce), Philippe Loffredo (Tanguy), Silvie Orcier
Soggetto
l'agiato venditore di macchine Bernard Barthelemy è invidiato dagli amici per aver sposato una donna bellissima, Florence, che lo ama e gli ha dato due figli. Inspiegabilmente però Bernard si innamora alla follia di Colette, la sua nuova segretaria, che è una donna scialba e poco attraente ma dotata di un calore umano raro e di una dolcezza disarmante. Bernard è sconvolto: è attratto fortemente da Colette a sua volta sposata a Pascal. Florence, solo in apparenza fredda e sicura di sè, si accorge di tutto. conosce Colette e davanti a lei si umilia ma le dichiara che è pronta a combattere per riconquistare suo marito. Colette, nonostante, tutto, è felice: l'amore di Bernard le riempie la vita e le sembra che il mondo intero le sorrida. Intimamente però sente che tutto questo non può durare. Anche Pascal, informato da Florence, le ha fatto un'orribile scenata. Lei e Bernard decidono di andare a vivere insieme in una villetta della donna: ma la convivenza tra i due amanti si rivela un fallimento. Ben presto il disagio, l'angoscia, l'inquietudine e il rimorso incrinano il rapporto. Benchè distrutti dal dolore e dalla delusione entrambi riprendono la vita di sempre: ma Bernard non troverà più ad attenderlo Florence che, dopo averlo tradito per ripicca con Marcello un amico comune, decide di andarsene per conto proprio. Colette si rifà una vita con un altro uomo da cui ha due figli, ma dentro di sè è profondamente infelice e sola.
Valutazione Pastorale
la musica malinconica e struggente scandisce i vari momenti dell'esistenza dei tre protagonisti e sembra accompagnarli tristemente all'epilogo doloroso della loro vicenda amorosa peraltro molto credibile e realistica. Sta qui l'originalità del regista che ha saputo trasformare con il potere inconfondibile della melodia la storia banale di tre adulteri in una vicenda interessante e coinvolgente. Da rilevare la non facile e a volte faticosa lettura del film che introduce spesso e senza preavviso sequenze del passato, del presente e del futuro dei tre protagonisti: alcune scene poi non sono vere ma sono solo frutto dell'immaginazione e delle riflessioni personali dei personaggi. Sono presenti inoltre diversi elementi ed aspetti letterari e teatrali: si pensi al dialogo pressante e pregnante degli attori principali che danno una grande prova di bravura. L'espressività dei loro visi e dei loro atteggiamenti è davvero notevole. La forza dei loro sentimenti e la volontà ferrea di difendere i propri affetti è evidenziata in maniera molto accurata ed incisiva. Certamente da sottolineare tutta la situazione del film decisamente amorale: inoltre il regista, senza alcuno scrupolo, si sofferma ed insiste su certe scene ed elucubrazioni scabrose ed ambigue. Ci sono molte inquadrature ben riuscite e molti spunti buoni (la differenza dell'abbigliamento della donna meno attraente rispetto a quello della più bella, il discorso dell'avvenire che nulla può contro la tenerezza e la tenacia). È comunque uno spettacolo suggestivo ed anticonformista che pur presentando argomenti di squallida quotidianità, lo fa in modo nuovo: l'eterno equivoco tra eros ed amore sul piano filmico è offerto in modo gradevole e sottile e proprio per questo più pericoloso. È un film sull'intensità dell'amore che tutto travolge come un fiume in piena. Le situazioni dei protagonisti sono decisamente scabrose; il loro linguaggio è a volte oltremodo volgare e nonostante l'indiscutibile qualità artistica dell'opera sono assolutamente da respingere e da condannare i contenuti dell'intera pellicola.