TUTTI I SOLDI DEL MONDO

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Ridley Scott
Durata
133'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Lucky Red in associazione con 3 MARYS
Soggetto e Sceneggiatura
Davis Scarpa Sogg:: basato sul libro di John Pearson "Painfully Rich: The Outrageous Fortune and Misfortunes of the Heirs of J.Paul Getty
Musiche
Daniel Pemberton
Montaggio
Claire Simpson

Orig.: Stati Uniti (2017) - Sogg:: basato sul libro di John Pearson "Painfully Rich: The Outrageous Fortune and Misfortunes of the Heirs of J.Paul Getty - Scenegg.: Davis Scarpa - Fotogr.(Scope/a col.): Darius Wolski - Mus.: Daniel Pemberton - Montagg.: Claire Simpson - Dur.: 133' - Produz.: Dan Friedkin, Bradley Thomas, Quentin Curtis, Chris Clark, Ridley Scott, Mark Huffam, Kevin J. Walsh.

Interpreti e ruoli

Michelle Williams (Gail), Christopher Plummer (Jean Paul Getty), Mark Wahlberg (Fletcher Chace), Charlie Plummer (John Paul Getty III), Romain Duris (Cinquanta)

Soggetto

Roma, estate 1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un giovane americano di nome John Paul Getty III. E' il nipote del magnate del petrolio Jean Paul Getty...

Valutazione Pastorale

Il problema è che da un regista con tanti titoli famosi e di successo come Ridley Scott (da "I duellati" 1977 a "Alien" , da "Blade Runner", 1982 a "Thelma e Louise, 1991", da "Il gladiatore" 2000, a "Sopravvissuto - The Martial", )si è abituati ad aspettarsi sempre produzioni importanti. Ma proprio all'interno di una filmografia fortemente articolata è più possibile che capiti qualche risultato non in linea con le attese. E' il caso di questo "Tutti i soldi del mondo", vicenda ispirata al vero eppure così poco grintosa da risultare poco vera. In più appesantita dalla imprevista necessità del licenziamento di Kevin Spacey (il primo protagonista), messo alla porta dopo lo scandalo 'abusi' e sostituito da Christopher Plummer. Lo spunto, derivato dal sequestro di Paul Getty III avvenuto a Roma nel luglio 1973, regge per buona parte della trama, almeno fino a quando non appare evidente che il nodo essenziale è l'aridità senza limiti del nonno. Qui il copione si fa scoperto e la dialettica madre-nonno-uomo della sicurezza va un po' in affanno. Scade tutta la parte dei 'rapitori', affidata a comprimari di non impeccabile presenza, regge solo il personaggio della mamma, che si prende un primo piano più di sostanza che di fatto. La messa sotto accusa di Getty è evidente quanto inevitabile, il suo cinismo è di forza e di maniera. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni per confrontarsi con un film di Scott, ancora una volta di differente impostazione. Forse non sempre riuscito ma capace di aprirsi a visionarietà imprevedibili e misteriose.

Le altre valutazioni

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