UN INCANTEVOLE APRILE ****

Valutazione
Raccomandabile, Poetico
Tematica
Amicizia, Donna
Genere
Commedia
Regia
Mike Newell
Durata
91'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
ENCHANTED APRIL
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Barnes basato sul romanzo "Enchanted April" di Elizabeth Von Arnim
Musiche
Richard Rodney Bennet
Montaggio
Dick Allen

Sogg.: basato sul romanzo "Enchanted April" di Elizabeth Von Arnim - Scenegg.: Peter Barnes - Fotogr.: (panoramico/a colori) Rex Maidment - Mus.: Richard Rodney Bennet - Montagg.: Dick Allen - Dur.: 91' - Produz.: Ann Scott

Interpreti e ruoli

Miranda Richardson (Rose Arbuthnot), Josie Lawrence (Lottie Wilkins), Polly Walker (Caroline Dester), Joan Plowright (Signora Fisher), Alfred Molina (Mellersh Wilkins), Jim Broadbent (Frederick Arbuthnot), Michael Kitchen (George Briggs), Stephen Beckett, Matthew Radford

Soggetto

dopo la fine della prima guerra mondiale, Lottie Wilkins, giovane signora londinese, essendo esasperata dal pedante marito Mellersh e dalla pioggia continua, decide di trascorrere, senza il coniuge, il mese d'aprile in Italia, sulla riviera presso Portofino, in un antico castello, San Salvatore, che viene offerto in affitto. Per dividere le spese e avere compagnia, Lottie si rivolge ad una vicina, che conosce solo di vista, Rose Arbuthnot, il cui gaudente marito Frederick scrive con successo libri audaci, sotto pseudonimo. La sensibile Lottie ha indovinato che anche Rose è scontenta della propria vita coniugale, e riesce a convincerla a partire. Pagato l'affitto al proprietario del castello, un gentiluomo inglese ancor giovane, George Briggs, che resta affascinato dalla pura bellezza di Rose, le improvvisate amiche cercano altre due compagne, perché vogliono sostenere le spese soltanto con le proprie risorse economiche. Trovano così l'anziana signora Fisher, un'autoritaria vedova, che si appoggia ad un bastone, e si vanta di aver conosciuto tutte le celebrità letterarie inglesi del suo tempo, e lady Caroline Dester, ricca reginetta dell'alta società, che ha perduto in guerra il suo amato, ed è ormai stanca di ricevimenti e corteggiatori. Dopo un diverbio col marito, che vorrebbe proibirle il viaggio, Lottie parte Rose, giungendo in Liguria sotto la pioggia, e trovando già sul posto le altre due compagne, che si sono accaparrate le stanze migliori, e hanno preso il ruolo di padrone di casa. Il sole del giorno dopo rivela lo splendido paesaggio, e la ricchezza della vegetazione selvaggia di ulivi e fiori: le inglesi sono incantate e felici. Mentre la Fisher sentenzia su tutto, sbandierando i nomi dei suoi famosi amici artisti (tutti defunti), Caroline si gode la libertà. Ma Lottie, pentita di aver trattato male il marito, gli scrive subito di raggiungerla, perché quel luogo la fa sentire piena d'amore, poi spinge l'esitante Rose ad invitare Frederick. Intanto Lottie a comunicato alle compagne il prossimo arrivo di Mellersh, che giunge rapidamente, ed è lusingato dalla raffinatezza delle amiche di sua moglie. Mentre i Wilkins si comportano amorosamente fra loro, Rose scrive per invitare suo marito: le quattro compagne infatti hanno diritto ad avere un ospite ciascuna. Nel frattempo giunge Briggs, che contempla timidamente Rose, tanto simile ad un quadro di Madonna del castello: tutte le amiche insistono perché dorma a San Salvatore, e Caroline è stupita nel vedersi trascurata per Rose. Il gentiluomo racconta la storia di un albero di oleandro, nato stranamente da un bastone da passeggio, che suo padre, aveva piantato fra l'erba. Arriva intanto Frederick, accolto gentilmente da Caroline, che lo conosce solo col suo pseudonimo, ma poiché Rose lo bacia e lo abbraccia subito, egli si affretta a presentarsi ufficialmente come suo marito, Arbuthnot. Così tutto è a posto. Ma più tardi Caroline chiede a George se è infelice per l'arrivo del marito di Rose, che egli credeva vedova. Briggs le confessa di avere una vista difettosa e di giudicare le persone dalla voce: Rose gli era apparsa meravigliosa interiormente. Mentre parla, egli rischia di cadere in un burrone fra le piante, e Caroline lo salva. Intanto la Fisher pensa ai suoi amici morti, dei quali è stufa: ora vuole amici vivi. Lottie baciandola, le promette che saranno sempre amiche, e dice che vede nel futuro Caroline e Briggs uniti. Infatti, terminato l'aprile, i due partono insieme, mentre Wilkins e Arbuthnot, ora molto felici con le loro mogli, rivolgono un altro sguardo a quel paradiso, che ha cambiato la vita di tutti loro. Rimasta l'ultima del gruppo, prima di andarsene la signora Fisher pianta in terra il suo bastone, del quale non sente più bisogno. E presto il bastone germoglia: diverrà un albero. Tutti gli ospiti serberanno in cuore il profumo inebriante delle acacie di S. Salvatore.

Valutazione Pastorale

questo film del noto regista Mike Newell è bello, fine e delicato. Vi si descrive con maestria la trasformazione provocata dal magico soggiorno nel castello ligure di quattro donne estranee fra loro, e divenute in breve intime amiche, durante un incantevole aprile. Fra esse Lottie, con la sua profonda e vivace sensibilità, funziona da catalizzatore della situazione. La bellezza della natura rigogliosa, che esalta con potente malia le quattro ospiti, addolcisce i loro caratteri, appiana le incompatibilità e salda l'amicizia. I due matrimoni traballanti dei Wilkins e degli Arbuthnot ritrovano slancio amoroso, sensualità assopite e armonia di rapporti. L'anziana ed egoista signora Fisher, abbandonando inflessibilità vittoriana e fantasmi di artisti defunti, scopre in sé un calore umano imprevedibile, mentre lady Caroline, che ha sprecato tanto tempo ad essere bella, ha trovato un vero amore col gentile proprietario del castello. Tratto dal romanzo di Elizabeth Von Arnim, questo lavoro dà una visione poetica dell'Italia, tipica del Romanticismo inglese, che risulta veramente affascinante. L'eleganza della rappresentazione, priva di qualsiasi volgarità o ambigua, rende lo spettacolo molto piacevole. Ma la vera forza del film è nelle quattro interpreti che gareggiano in bravura: Joan Plowright (la signora Fisher), Miranda Richardson (Rose Arbuthnot), Polly Walker (Caroline Dester) e, soprattutto, Josie Lawrence (Lottie Wilkins).

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