UN MINUTO A MEZZANOTTE

Valutazione
Discutibile, Violenze
Tematica
Genere
Thrilling
Regia
René Manzor
Durata
88'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
36,15 CODE PÈRE NOËL
Distribuzione
Chance Film Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
René Manzor
Musiche
Jean Felix Lalanne
Montaggio
Christine Pansu

Sogg. e Scenegg.: René Manzor - Fotogr.: (panoramica/a colori) Michel Gaffier - Mus.: Jean Felix Lalanne - Montagg.: Christine Pansu - Dur.: 88' - Produz.: L.M. Productions, Deal, Garance

Interpreti e ruoli

Brigitte Fossey (Julie), Louis Ducreux (Papy), Alain Musy (Thomas), Patrick Floersheim (Babbo natale), François Eril Gendron (Roland), Stephane Legros (Pilou)

Soggetto

Thomas de Fremot, un bambino di 9 anni, orfano di padre, che vive con la madre e con l'amatissimo nonno (che egli chiama Papy) in un castello vicino a Parigi, è un piccolo genio, che sa riparare il motore di un'auto, o impiantare in casa la televisione a circuito chiuso. Poiché adora i super-eroi ha trasformato il castello di famiglia in terreno di combattimento per i giochi di guerra. Credendo ancora all'esistenza di Babbo Natale (motivo per cui i suoi amici si burlano di lui) Thomas ormai assalito da qualche dubbio, ha deciso di mettere la notte di Natale in funzione le telecamere istallate in tutto il castello, in modo da riprendere il meraviglioso portatore di doni. La madre del bambino, Julie, direttrice a Parigi in un grande magazzino e che ha una relazione con Roland (del quale Thomas è geloso), ha stabilito di restare a lavorare fin tardi proprio nella notte santa, e ha appena licenziato uno dei "Babbi Natale" scritturati per l'occasione. Questi, che è uno psicopatico assassino, riuscito a raggiungere il castello scende dal camino ancora in costume e Thomas, lo crede il vero Babbo Natale, finché non gli vede sgozzare il suo amato cagnolino. Da questo momento, nel castello isolato sotto la neve, in cui l'assassino ha subito tagliato i fili del telefono, scoppia una vera guerra, che mette in pericolo sia il bambino che l'anziano nonno, gravemente malato. La mamma, Roland e la polizia, messi in allarme da molti indizi, stanno correndo verso il castello, ma sono ancora lontani e Thomas, che ha ormai capito la pericolosità del suo avversario, deve ricorrere a tutta la propria intelligenza e alla eccezionale abilità di cui è dotato per combattere il pazzo. Presto Thomas è ferito ad una gamba, ma non si sgomenta e salva il Papy colpito da un coma diabetico, facendogli la necessaria imezione di insulina, e poco dopo il nonno spara al maniaco, uccidendolo, mentre stava per uccidere il nipotino. Quando i soccorsi arrivano al castello, tutto è finito, e Thomas dice alla mamma, che lo abbraccia felice, che egli ha saputo sconfiggere l'assassino e proteggere Papy.

Valutazione Pastorale

un film abbastanza insolito, perché mescola toni violenti di un vero thriller con altri infantili: cosicché, come thriller il lavoro appare fiacco, pur mostrando morti e lotte sanguinose nella lotta fra Thomas e il maniaco, mentre questi elementi realistici rendono inadatto il lavoro ai ragazzi. Gli adulti hanno poco risalto nella vicenda (nemmeno al pazzo si dà un ritratto studiato a fondo): la figura più interessante è quella del bambino, per mezzo del quale sembra si voglia sottolineare la diversità fra i giochi semplici dell'infanzia di un tempo, e quelli d'oggi, che sono giochi di morte, influenzati dalla violenza della vita attuale. E il piccolo Thomas in quella notte di terrore matura, mostrandosi capace di proteggere se stesso e l'amato nonno usando con coraggio e lucidità tutte le sue eccezionali capacità.

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