UN PARADISO DI BUGIE

Valutazione
Discutibile, Grossolanità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Stefania Casini
Durata
100'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa
Soggetto e Sceneggiatura
Filippo Ascione, Francesca Marciano con la collaborazione di Stefania Rasini
Musiche
Gianfranco Fornaciari

Sogg. e Scenegg.: Filippo Ascione, Francesca Marciano con la collaborazione di Stefania Rasini - Fotogr.: (Normale/a colori) Roberto Forza - Mus.: Gianfranco Fornaciari - Mon-tagg.: Mauro Bonanni - Dur.: 100' - Produz.: Giuseppe Auriemma, Euro-star '95

Interpreti e ruoli

Antonella Ponziani (Anna), Claudio Amendola (Sergio), Carlotta Darò (Nanà), Monica Scattini (Martina), Emanuele Vezzoli (Stefano), Rena-to Pareti (Marcello), Luciano Federico (Marco), Lucia Guzzardi, Peter Boom, Pietro Ghislandi, Raffaella Lebboroni

Soggetto

Su un'isoletta, Anna, giovane madre, gestisce una trattoria con la suocera Carmela e la figlia quindicenne Nanà. Quando Carmela muore, Anna accetta l'offerta di un ricco tedesco, vende il locale per un miliardo e si trasfe-risce a Milano con l'intento di cambiare vita. Compra una bella casa e poi, decisa ad entrare nel giro della gente che conta, si affida agli amici che d'esta-te frequentavano la sua trattoria, in primo luogo Stefano, bello e simpatico affarista, al quale affida i suoi soldi. Tutta presa dall'organizzazione della pro-pria vita mondana, Anna non si accorge che Sergio, il portiere dello stabile, la guarda e l'aiuta con grande affetto. Lo capisce invece Nanà che diventa amica di Sergio e lo fa passare per il padre in occasioni di riunioni scolastiche. Anna è presa da Stefano, il quale, per tutta risposta, si dilegua con i soldi, lasciando-la sul lastrico. Milano allora diventa ostile, tutto si fa difficile, Sergio potreb-be essere un punto sicuro, Anna lo accetta, ma poi ricompare Stefano. Sergio gli impedisce di rivedere Anna che ha una reazione rabbiosa. Anche Sergio allora si allontana. Ora Anna è davvero sola con la figlia. Così può finalmente ricominciaredaccapo, senza più fantasie nella testa.

Valutazione Pastorale

Il film recupera le atmosfere colorate e un pò inge-nue della commedia anni Cinquanta, cercando di attualizzarla agli avveni-menti di oggi. Un gioco simpatico e brillante che in più punti coglie nel segno, quando descrive bene gli ambienti, sia quello dell'isola sia Milano, e mette alla berlina certi personaggi tutti esteriori e fatui della società contem-poranea. Dal punto di vista pastorale va evidenziata le leggerezza complessi-va dei comportamenti, della protagonista come degli altri, e il troppo facile cedimento alla banalità degli stereotipi e alle consuetudini correnti (il preser-vativo distribuito nelle scuole, l'assenza-non curanza dell'aspetto "fami-glia"...). Utilizzazione: Come spettacolo comunque leggero e che non tocca momenti sgradevoli o volgari, il film può essere programmato anche in giornate ordi-narie, con una doverosa attenzione ai minori. Diversamente lo si può inserire in contesti relativi alla rapporto tra commedia e società italiana anni Novan-ta, al ruolo della donna, alla proposta di film italiani diretti da registe che parlano di problematiche femminili.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV