UN PERFETTO CRIMINALE

Valutazione
Inaccettabile, amorale
Tematica
Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Thaddeus O'Sullivan
Durata
95'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Irlanda
Titolo Originale
Ordinary decent criminal
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Musiche
Damon Albarn
Montaggio
William Anderson

Orig.: Irlanda (2000) - Sogg. e scenegg.: Gerard Stembridge - Fotogr.(Scope/a colori): Andrew Dunn - Mus.: Damon Albarn - Montagg.: William Anderson - Dur.: 95' - Produz.: Jonathan Cavendish.

Interpreti e ruoli

Kevin Spacey (Michael Lynch), Linda Fiorentino (Christine), Peter Mullan (Stevie), Stephen Dillane (Noel Quigley), Helen Baxendale (Lisa), David Hayman (Tony), Patrick Malahide (Daly), Colin Farrell (Alec), Paul Ronan (Billy), Gerard McSorley (Harrison), David Kelly (padre Grogan), Tim Loane . (Jerome)

Soggetto

A Dublino Michael Lynch fa il rapinatore. Mette in atto rapine in grande stile che gli attirano le simpatie della gente e ogni pretesto è buono per sfidare e sbeffeggiare le autorità. Finito il 'lavoro', Michael va a casa, dove lo aspettano la moglie Christine con i figli e la sorella di lei, Lisa, con le quali forma un affiatato triangolo. Più che il denaro che ne ricava, Michael ama le sue imprese in sè, e la notorietà che tali imprese gli procurano. La polizia, guidata dal poliziotto Noel, cerca in tutti i modi di catturarlo. Ecco però che Michael e la sua banda riescono in modo provocatorio a portare via da un museo alcuni preziosi dipinti di una mostra sull'arte italiana. Noel sospetta di Michael, che tra l'atro è in libertà vigilata in attesa di processo, ma non ha prove per incriminarlo. Lo fa però seguire senza respiro, cosicchè i suoi complici non riescono a piazzare la merce. Due della banda decidono allora di tentare un'azione personale e si accordano con uomini dell'Ira. Michael allora si inserisce nell'operazione che prevede anche una rapina in banca. Entra nell'edificio e riesce a mettere tutti contro tutti. Uno con il volto coperto viene ucciso, e scambiato per Michael. Che invece è vivo, e ancora una volta in maniera beffarda porta a termine l'operazione che voleva riguardo ai dipinti rubati.

Valutazione Pastorale

Il percorso della storia tende a costruire i contorni di un 'eroe', che si è costruito una personale filosofia di vita e quella pretende di imporre a chi gli sta intorno. Michael ruba per divertirsi, per prendere in giro, per farsi beffe delle istituzioni, e allo stesso tempo prolunga il proprio divertimento in uno scenario familiare, che prevede la disponibilità e l'alternanza ora di una sorella ora dell'altra. Questo 'ritratto' dovrebbe forse servire a mettere in evidenza certe esagerazioni, certe pretese della lotta armata, con la denuncia del ridicolo di alcune iniziative dell'Ira. Va detto che si fatica molto a scorgere l'aspetto socio-politico del copione. Che forse non c'é, perchè tutto lo spazio è occupato dal debordante dinamismo del protagonista, dai suoi modi arroganti, dalla sua ostentata sbruffonaggine. A lungo andare si perdono anche certi tratti divertenti, e l'idea del ladro gentiluomo si fa da parte per lasciare il posto a quella del criminale puro e semplice, che fa quello che vuole in disprezzo alle minime regole del vivere civile. Film scadente dunque, privo di eleganza, pesante e che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile, e sostanzialmente amorale. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Attenzione è da porre per i minori in caso di passaggi televisivi.

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