UNA CASA TUTTA PER NOI **

Valutazione
Accettabile, Realistico, Famiglie
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Tony Bill
Durata
105'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
A HOME OF OUR OWN
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Patrick Duncan
Montaggio
Axel Hubert

Sogg. e Scenegg.: Patrick Duncan - Fotogr.: (normale/a colori) Jean Lepine - Music.: Sharon Boyle - Montagg.: Axel Hubert - Dur.: 105' - Produz.: Dale Pollock, Bill Borden

Interpreti e ruoli

Kathy Bates (Frances Lacey), Edward Furlong (Shayne Lacey), Amy Sakasitz (Annie Lacey), Soon-Teck Oh (Moon Munimura), Tony Campisi (Norman), Clarissa Lassig (Lynn Lacey), Sarah Schaub (Faye Lacey), Miles Feulner (Murray Lacey), T. J. Lowther (Craig Lacey)

Soggetto

Stati Uniti, 1962. Rimasta vedova con sei figli (Shayne, Lynn, Faye, Murray, Craig ed Annie), molestata sul lavoro e per giunta licenziata, Frances Lacey, utilizzando la vecchia automobile raggiunge, con figli e masserizie, dopo tre giorni di odissea, un remoto villaggio dell'Idaho, Hankston. Dopo aver acquistato da un coreano, Moon Munimura, una casa in rovina, inizia a ricostruirla, aiutata da costui in cambio di servizi domestici. Di carattere fiero, Frances rifiuta ogni tipo di assistenza caritativa, soprattutto da parte del parroco, Padre Tomlin. A furia di sacrifici, e con l'aiuto del cortese Moon, la stamberga prende l'aspetto di un'abitazione. Shayne, il maggiore, vorrebbe esser rimasto a Los Angeles a scorazzare per le strade, ed ogni tanto si ribella rimediando le cinghiate della decisa genitrice, ma si adatta alle levatacce per lavorare in una fattoria. Tutti collaborano attivamente alla realizzazione del sogno di Frances, che ha trovato un lavoro in un bowling, ed ha anche un flirt con Norman, che si tronca però burrascosamente quando lei, per non cedere alle sue insistite avance, viene picchiata. Il Natale è assai triste, quando i regali consistono solo in oggetti utili alla casa, e alle proteste di Shayne la madre risponde con la cinghia del marito. Il figlio Murray, dopo esser precedentemente caduto dal tetto e scampato ad una paralisi, lavora ora in un rottamaio, e porta a casa oggetti vari, tra cui un water, che sostituisce il baracchino esterno con soddisfazione generale. Per festeggiare, Murray brucia il vecchio gabbiotto di legno ma appicca involontariamente fuoco alla casa, che va in cenere. A questo punto scatta la solidarietà di Moon e dei paesani che decidono di ricostruire l'abitazione ex novo. Frances accetta a patto di onorare nel tempo i debiti. Shayne ha la soddisfazione di vedere la cinghia paterna inchiodata ad un albero, ed ha trovato anche una ragazza. Il sogno di Frances, di avere una casa tutta per la sua famiglia, si è finalmente avverato.

Valutazione Pastorale

film semplice e lineare, dove i buoni sentimenti una volta tanto hanno il sopravvento. Il ritratto di Frances, affidato all'esperta Kathy Bates, è disegnato tenendo conto delle esigenze del cuore ma soprattutto del realismo. La miseria della famiglia è palpabile e credibile, ma anche la vitalità incredibile della donna traspare dallo schermo, assieme alla sua fondamentale onestà. Se talora la donna appare dura, soprattutto col maggiore, si può giustificarla viste le condizioni estreme in cui si muove e riesce a sopravvivere con ben sei figli a carico. La drammaticità della vicenda è percorsa da una ventata di vigoroso ottimismo, che si estrinseca sia nell'indomabile certezza di superare le difficoltà di Frances, sia nella presenza, calorosa e discreta, del buon Moon, che conosce la solitudine e la sofferenza avendo perso la moglie ed il figlio, sia in quella di altri personaggi, dal padrone del bowling che licenzia Norman e rinnova il lavoro a Frances, al gentile e paziente Padre Tomlin che alla fine si guadagna la stima della donna.

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