UNA SCONFINATA GIOVINEZZA

Valutazione
Consigliabile, poetico
Tematica
Malattia, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Pupi Avati
Durata
98'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Italia
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Riz Ortolani
Montaggio
Amedeo Salfa

Orig.: Italia (2010) - Sogg. e scenegg.: Pupi Avati - Fotogr.(Scope/a colori): Pasquale Rachii - Mus.: Riz Ortolani - Montagg.: Amedeo Salfa - Dur.: 98' - Produz.: Antonio Avati per DUEA Film in collaborazione con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Fabrizio Bentivoglio (Lino), Francesca Neri (Chicca), Lino Capolicchio (Emilio), Manuela Morabito (Teta), Serena Grandi (zia Amabile), Gianni Cavina (Preda), Erika Blanc (la vedova), Osvaldo Ruggieri (neurologo), Vincenzo Crocitti (Don Nico), Lucia Gruppioni (Leda), Marcello Caroli (Leo), Riccardo Lucchese (Nerio), Antonella Ponziani, Chiara Sani, Sandro Dori

Soggetto

Sposati da venticinque anni e senza figli, Lino e Chicca conducono una esistenza serena, quando lui all'improvviso comincia ad accusare dei vuoti di memoria. Sono le prime avvisaglie della patologia dell'Alzheimer. Col tempo la malattia degenera, Chicca decide si restargli accanto ma Lino, rincorrendo i propri fantasmi, un giorno riesce ad allontanarsi e a far perdere le tracce.

Valutazione Pastorale

"Inquadro il mio rapporto col tempo- dice Avati- sono nella seconda parte del secondo tempo della mia vita, nella zona del rientro a casa. Ho dunque dismesso la nostalgia per la giovinezza, e fatto un passo avanti, anzi, indietro: la regressione riporta all'infanzia. Il titolo, appunto, avrebbe dovuto essere 'Una sconfinata infanzia'". Se scavalcata é la giovinezza, non lo è dunque la nostalgia, che si conferma uno dei motori trainanti da sempre dell'ispirazione avatiana. A questo e ad altri punti fermi, il regista non sa e non vuole rinunciare. Ecco allora l'Emilia, l'inverno, la neve, lo spiare un po' clandestino le coetanee vicine: elementi ispiratori, un pentagramma sul quale Avati scrive le note di una melodia dolce e tenerissima. Non ci sono consulti, ricette, ospedali: per il marito Chicca fa ricorso alla medicina più importante, quella dell'amore. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e soprattutto poetico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre in seguito come prodotto italiano di delicata e intensa fattura.

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