UNA VITA SPEZZATA

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Giallo
Regia
Herve Hachuel
Durata
99'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Spagna
Titolo Originale
THE LAST OF PHILIP BANTER
Distribuzione
Film International Company
Soggetto e Sceneggiatura
Alvaro Del La Muerta dal romanzo "The last of Philip Banter" di Jhon Franklin Bavdin
Musiche
Phil Mashall
Montaggio
Eduardo Biurrun

Sogg.: dal romanzo "The last of Philip Banter" di Jhon Franklin Bavdin - Scenegg.: Alvaro Del La Muerta - Fotogr.: (normale/a Colori) Ricardo Chara - Mus.: Phil Mashall - Montagg.: Eduardo Biurrun - Dur.: 99' - Produz.: Manley Production

Interpreti e ruoli

Scott Paulin (Philip Banter), Irene Miracle (Elizabeth Banter), Tony Curtis (Charles Foster), Gregg Henry (Robert Prescott), Kate Vernon (Brent Hollday), José Luis Gomez Patty Shepard, Fernando Telletxea

Soggetto

l'americano Philip Banter, un giovane scrittore fallito, vive a Madrid con la moglie Elizabeth e lavora svogliatamente alle dipendenze del ricco suocero, il finanziere Charles Foster, che lo detesta. Tutta la vita di Philip è presentemente in crisi, anche il suo matrimonio: i suoi rapporti con la moglie si sono guastati, il giovane, che beve moltissimo, è spesso in preda a penose allucinazioni, che lo sconvolgono. Elizabeth è preoccupata per lui, e il padre le ripete che il marito è pazzo e bisogna farlo curare seriamente. Intanto Bobby Prescott, un antico corteggiatore cerca di conquistare Elizabeth con ogni mezzo, e presenta a Philip la seducente Brent Hollday, per far nascere una relazione fra di loro, e provocare così una definitiva rottura tra i due coniugi. Sempre più ubriaco, Philip è molto confuso fra allucinazioni e realtà: crede a volte di vivere fra risse e fughe, fra adulteri suoi e di sua moglie, e non capisce qual'è la verità. In un momento di forte tensione, Foster riesce a far firmare alla figlia una richiesta di internamento del marito in una clinica, in cui sarà affidato alle cure di un medico amico del suocero. Ma appena ricoverato, il giovane riesce a fuggire e a nascondersi, mentre Elisabeth, che il padre voleva convincere a partire per una vacanza con Bobby, all'ultimo si rifiuta di farlo. Orinai convinto di essere vittima di una diabolica macchinazione, Philip arriva finalmente a scoprire la verità: Foster è pazzo, e, per liberarsi dell'odiato genero, ha organizzato, con l'aiuto di vari complici (Bobby, Brent, il medico) un perfido piano, che dovrebbe far impazzire veramente il suo nemico, per toglierlo di mezzo con un internamento definitivo, pure col suicidio, in modo di riappropriarsi completamente dell'unica figlia. Dattiloscritti e nastri incisi destinati a sconvolgergli la mente, cadono in mano a Philip, e gli dimostrano che stavolta non si tratta di allucinazioni. Ma ora che Elizabeth, riunita al marito, respinge Foster, questi, cercando invano di trascinarla via con sé, finisce sotto un vagone della metropolitana e muore.

Valutazione Pastorale

questo giallo, molto mal realizzato, riesce solo ad annoiare perché si svolge in modo estremamente confuso e pasticciato, senza mai giungere a creare la tensione, che sarebbe necessaria, né a svolgere in nianiera logica la intricatissima vicenda. Anche dopo la soluzione finale, poi, restano nella storia molte incongruenze e lati oscuri. Complessivamente il film risulta grigio e deprimente, senza un barlume di interesse, e a volte cade addirittura nel ridicolo. Sia il regista Hervé Hachuel che gli attori sono del tutto incapaci di sostenere il loro compito. Alcune situazioni e immagini motivano la valutazione.

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