UNKNOWN – SENZA IDENTITA’

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Giallo - Triller, Spy-story
Genere
Thriller
Regia
Jaume Collet-Serra
Durata
111'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Unknown
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Olivier Butcher, Stephen Cornwell tratto dal romanzo "Unknown
Musiche
John Ottman, Alexander Rudd
Montaggio
Tim Alverson

Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg.: tratto dal romanzo "Unknown - Senza identità" di Didier Van Cauwelaert - Scenegg.: Olivier Butcher, Stephen Cornwell - Fotogr.(Scope/a colori): Flavio Martinez Labiano - Mus.: John Ottman, Alexander Rudd - Montagg.: Tim Alverson - Dur.: 111' - Produz.: Leonard Goldberg, Andrew Roma, Joel Silver.

Interpreti e ruoli

Liam Neeson (Martin Harris), Diane Kruger (Gina), January Jones . (Elizabeth Harris), Aidan Quinn (Martin B.), Bruno Ganz (Ernst Jurgen), Frank Langella (Rodney Cole), Sebastian Koch (prof. Bressler), Olivier Schneider (Smith), Stipe Erceg (Jones), Rainer Bock (Strauss), Mido Hamada (principe Shada), Eva Lobau . (infermiera Gretchen)

Soggetto

Arrivato a Berlino per partecipare a un congresso scientifico, l'americano prof. Martin Harris si allontana dall'albergo per recuperare una valigetta dimenticata in aeroporto. Al ritorno ha un incidente in taxi, entra in coma e, guarito, nessuno lo riconosce. Nè la moglie Elizabeth né alcuni colleghi sanno chi sia, e anzi tra i partecipanti c'è un'altra persona che dice di essere anch'egli Martin Harris. E' l'inizio di un incubo dal quale Harris cerca di risvegliarsi, iniziando una serie di indagini, aiutato dalla tassista Gina, una extracomunitaria clandestina. Molte vicissitudini attendono l'uomo, prima che riesca a dipanare l'enigma.

Valutazione Pastorale

Si tratta certamente di una storia di 'genere', forse un po' convenzionale in qualche passaggio (con concessioni agli inseguimenti ad alta velocità in strade centrali, anche se siamo a Berlino e non a Los Angeles), eppure bisogna dire molto riuscita nell'intreccio. Il copione é da seguire passo passo fino al colpo di scena conclusivo, rispetto al quale è giusto non dire alcunché. Nel contorno trovano spazio i temi delle multinazionali, dell'equilibrio ambientale, della vita difficile dei clandestini. Ma sono pretesti narrativi per irrobustire la linea centrale della vicenda, divisa tra spy story e thriller. Una pellicola molto ben sostenuta, per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e semplice (rispetto appunto all'assenza di altri significati, se non quello dello spettacolo e dell'intrattenimento).

Utilizzazione

Il fim é da utilizzare in programmazione ordinaria, con gradimento maggiore da parte degli appassionati del 'genere'. Per certe situazioni, attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD e di altri supporti tecnici.

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