Orig.: Italia (2002) - Sogg. e scenegg.: Alina Marazzi - Montagg.: Ilaria Fraioli - Dur.: 55' - Produz.: Alina Marazzi, Gianfilippo Pedote, Giuseppe Piccioni, Francesco Virga.
Interpreti e ruoli
Liseli Hoepli Marazzi . (mamma di Alina)
Soggetto
La mamma é morta suicida nel 1972, al culmine di una lunga malattia mentale, quando Alina aveva solo 7 anni. Ora la figlia cerca di ricostruirne la vita, recuperando i filmini amatoriali in super 8 realizzati nell'arco di trenta anni dal nonno, il libraio editore milanese Ulrico Hoepli. Nasce così un viaggio nel lento ma inesorabile manifestarsi di un disagio e di un male di vivere, al quale nessuna cura è riuscita a porre rimedio.
Valutazione Pastorale
Filmati, fotografie, lettere, documenti: tutto è utile per rimettere insieme i frammenti di una vita trascorsa troppo in fretta e senza la possibilità di attivare qulle dinamiche madre/figlia che caratterizzano una vita in comune. Alima Marazzi indaga, ricostruisce lo scenario di una Milano attiva e industriosa, mette insieme le parti diuna storia grande e quelle di una storia piccola. Rifkette su quello che poteva essere e non è stato. Parla, cercando di togliersi qualunque maschera. Non può evitare il momento della commozione. E, siccome é giusto così, si può dire che l'operazione ha un senso, pieno, forte, coinvolgente. Trasmette sensazioni, emozioni, e quindi é uso intenso dell'immagine, dello scavare nelle cose che è difficile dire a parole. Un bel lavoro che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato soprattutto in occasioni mirate, per avviare riflessioni sui molti spunti che la vicenda propone.