UOMO D’ACQUA DOLCE

Valutazione
Accettabile, Semplice
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli
Genere
Grottesco
Regia
Antonio Albanese
Durata
115'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Vincenzo Cerami
Musiche
Nicola Piovani
Montaggio
Cecilia Zanuso

Sogg.: Vincenzo Cerami - Sce-negg.: Vincenzo Cerami, Antonio Albanese - Fotogr.: (panoramica / a colo-ri) Massimo Pau - Mus.: Nicola Piovani - Montagg.: Cecilia Zanuso - Dur.: 115' - Produz.: Vittorio Cecchi Gori, Rita Cecchi Gori

Interpreti e ruoli

Antonio Albanese (Antonio), Valeria Milillo (Beatrice), Antonio Petrocelli (Goffredo), Sara Anticoli (Tonina), Emanuela Grimalda Stefano Sarcinelli (Patrizia), Valerio Isidoro (Patrizio), Alessandra Comerio (Portiere), Nicola Rignanese, Birte Berg, Pino Ingrosso, Pier Senarica

Soggetto

Antonio e Beatrice sono una coppia di sposi in attesa del primo figlio. Ma Antonio un giorno va al supermercato, ha un incidente, perde i sensi e scompare. Quando, cinque anni dopo, torna a casa, la moglie vive con Goffredo che si è assunto il ruolo di padre nei confronti della piccola Tonina. Antonio vorrebbe riprendere il suo posto, ma la moglie lo scaccia. Antonio tuttavia insiste e, alla fine, si fa accompagnare a casa da un poliziotto che afferma di averlo ricondotto alla sua legittima dimora. Così Antonio si siste-ma in una stanzetta di fortuna, però ricomincia a frequentare la moglie, soprattutto la figlia che a poco a poco si affeziona a lui. Anche Beatrice riprende fiducia nel marito e decide di riprovare a vivere con lui, come se quei cinque anni non fosssero mai passati.

Valutazione Pastorale

Antonio Albanese, attore-regista, viene dalla televi-sione e in questo suo primo film cerca di riproporre il personaggio stralunato e disadattato già proposto sul piccolo schermo. Qui, dovendo costruire una storia completa e articolata, la parabola umana del personaggio risulta un po' leggera e poco curata sotto l'aspetto psicologico. Nell'insieme però ci sono molte cose felici: l'attenzione per i bambini, la voglia di riaggregare la fami-glia, una vena poetica che dà toni misti tra surrealismo e verità a tutta la vicenda. Il protagonista Antonio è un "balordo", confuso ma sostanzialmen-te sincero e innocuo. Dal punto di vista pastorale, l'intera vicenda è positiva e si mantiene sempre su toni misurati e decorosi. Utilizzazione: Il film è comico e malinconico al tempo stesso, è simpatico, qua e là divertente e può essere utilizzato anche in programmazione ordina-ria e festiva. La ricerca di un tipo di comicità nuova, il modo bizzarro di affrontare la vita quotidiana possono suggerire di utilizzare il film in contesti di riflessione sulla realtà italiana anni '90, sui nuovi comici del cinema ita-liano, sul rapporto tra realtà e fantasia, su adolescenti e famiglia.

Le altre valutazioni

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